Cronaca
Prima della Scala blindata. Maroni "nessun timore per la sicurezza"
MILANO, 07 DICEMBRE 2015 – Conto alla rovescia per la Prima della Scala: nel tradizionale appuntamento di Sant’Ambrogio, per l’apertura della nuova stagione andrà in scena la Giovanna d'Arco di Giuseppe Verdi, che ritorna 150 anni dopo nello stesso teatro che l’ha vista debuttare la sera del 15 febbraio 1845 – l’ultima rappresentazione risale invece al 23 settembre 1865, con protagonista Teresa Stolz.[MORE]
Dato il clima di allarme terrorismo dilagante in Europa a seguito dei tragici fatti di Parigi, in vista dell’evento sono state potenziate le misure di sicurezza («attiva e passiva», secondo i vertici delle forze dell'ordine), dal momento che il celebre tempio lirico meneghino rientra nel novero dei cosiddetti obiettivi sensibili della città – a vigilare, anche cecchini e metal detector.
«Penso che per stasera per la Prima della Scala sia tutto a posto e non ci saranno problemi. Mi spiace che non vengano le massime cariche dello Stato, ma la loro assenza sarà ben compensata dalla presenza annunciata di Patti Smith» ha rassicurato il governatore della Regione Lombardia Roberto Maroni, nel suo intervento al notiziario mattutino di Virgin Radio. Da fonti di Palazzo Chigi è confermata la presenza di Maroni, come anche quella dell'assessore alle Culture, Identità e Autonomie Cristina Cappellini; atteso, inoltre, il presidente del Consiglio Matteo Renzi.
«Se non fossi preoccupato sarei un irresponsabile ma tutto quello che c'era da fare lo abbiamo fatto e non solo per il 7 dicembre». Così invece il sindaco di Milano Giuliano Pisapia, che, come riportato da Milanotoday.it, ha aggiunto: «sono state prese tutte le misure necessarie e indispensabili per evitare qualsiasi pericolo. Abbiamo gli occhi ben aperti e una forte attenzione per evitare, anche con la capacità e la professionalità delle forze dell'ordine, del prefetto e del questore, che succeda qualcosa che purtroppo sarebbe imprevedibile. Noi abbiamo fatto tutto il possibile».
La Pulzella d’Orleans – Tra poche ore si alzerà il sipario sul dramma lirico e attuale di Giovanna d'Arco – proclamata santa e patrona di Francia dalla Chiesa cattolica – secondo la versione dell’opera giovanile del maestro di Busseto, tratta parzialmente dall’omonimo dramma di Friedrich Schiller, d’ispirazione per il libretto di Temistocle Solera.
Per il nuovo direttore della Scala, Riccardo Chailly, si tratta di un «personaggio capace di incarnare i tormenti del mondo contemporaneo. Non mi stupirebbe – ha osservato – se un compositore di oggi scegliesse questa combattuta figura femminile legandola alle inquietudini dei nostri giorni».
Sul podio, Riccardo Chailly; la regia è stata affidata a Moshe Leiser e Patrice Caurier, le scene a Christian Fenouillat, mentre i costumi, sono di Agostino Cavalca. Nel ruolo della protagonista, il soprano russo Anna Netrebko; il baritono Carlos Alvarez sarà invece sostituito dal fiorentino Devid Cecconi nei panni di Giacomo (padre di Giovanna).
L'opera, proiettata in 19 luoghi di Milano, sarà trasmessa in diretta su Rai5, Rai HD canale 501 e Radio3 a cura di Rai Cultura.
Domenico Carelli
(Foto: milano.corriere.it)