Cronaca

Presunti contatti ONG-scafisti: verifiche in corso anche su Medici Senza Frontiere

ROMA, 5 AGOSTO - Secondo fonti investigative sarebbero in corso verifiche su Medici Senza Frontiere, relativamente ai presunti contatti tra ONG e scafisti, dopo lo scandalo della Jugend Rettet. Va precisato comunque che non è arrivato alcun avviso di garanzia nei confronti di MSF, la più grande delle ONG a non aver firmato il codice di comportamento redatto dal Viminale. Gli accertamenti riguardano anche in questo caso gli sconfinamenti in territorio libico e il presunto trasbordo di persone direttamente dalle imbarcazioni degli scafisti (la cosiddetta "consegna concordata") o dalla nave Iuventa (di Jugend Rettet, appunto), senza l’intervento della Guardia Costiera. [MORE]

Intanto MSF continua a svolgere la propria attività nel Mediterraneo sotto il coordinamento della Guardia Costiera, salvando nella giornata di ieri 144 persone. Il presidente della ONG, Loris De Filippi, ha sottolineato che “non c’è alcun atteggiamento di sfida alle istituzioni”, ma semplicemente la volontà di Medici Senza Frontiere di proseguire nella propria attività umanitaria. De Filippi ha poi aggiunto: “Abbiamo salvato 69.000 persone, se una ONG si è comportata male, le altre hanno seguito le regole. Non è che prima del codice del Viminale ci fosse l’anarchia”.

Nonostante le parole di De Filippi, però, le intercettazioni effettuate dagli uomini infiltrati del Servizio centrale operativo della Polizia di Stato sulle navi delle Ong fanno capire qualcos'altro. Alcune navi di MSF arrivavano a fare da "piattaforma" della Iuventa prima ancora di essere allertate dalla Guardia Costiera. Da qui sorgono gli interrogativi sui quali si sta concentrando la Procura di Trapani: esisteva una comunicazione tra le varie Ong di cui le autorità italiane non sono state messe a conoscenza? Ci sono accordi segreti?

Claudio Canzone

Fonte foto: ilmessaggero.it