Politica
Prestigiacomo: l'abrogazione del Sistri è una resa all'ecomafia.
ROMA, 23 AGOSTO 2011. - “L’abrogazione del sistema di tracciabilità dei rifiuti speciali e pericolosi (l'80% dei rifiuti prodotti in Italia) prevista con un colpo di mano nella manovra è una resa alle ecomafie, un atto di miopia politica che va corretto nel corso dell'esame parlamentare del provvedimento. Abrogare il Sistri significa disattendere un obbligo europeo, rinunciare di fatto alla legalità in un settore su cui prosperano gli affari delle mafie, lasciare senza un effettivo controllo 14 milioni tonnellate di veleni (cromo esavalente, mercurio, arsenico, etc.) che ogni anno il sistema produttivo italiano produce e sul cui smaltimento oggi non esiste alcun serio sistema di monitoraggio".[MORE]
Così il Ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo interviene con una nota sulle disposizioni contenute nella manovra di ferragosto ancora al vaglio dell’esame parlamentare.
''In questi giorni molte voci responsabili – continua la nota - per prima quella del Procuratore Antimafia Piero Grasso, si sono levate a difesa del Sistri. Va fatto un passo indietro cancellando quella dissennata norma proditoriamente inserita nella manovra. Va fatto a difesa della legalità, dell'ambiente e della credibilità internazionale del nostro paese''.
Alle parole del Ministro Prestigiacomo ha però replicato duramente il presidente di Fai Conftrasporto, Paolo Uggè, secondo cui “Il ministro Stefania Prestigiacomo la deve smettere con gli insulti gratuiti contro gli operatori del trasporto che, a suo dire, ostacolerebbero il sistema Sistri perché vogliono favorire le ecomafie. Chiediamo che da subito si apra un tavolo di confronto, magari presieduto proprio dal procuratore antimafia dottor Piero Grasso, per verificare l’attendibilità delle nostre proposte".
Forse la signora Prestigiacomo – prosegue la nota di Uggè - dovrebbe ricordare un po’ più spesso a se stessa che rappresenta un Governo impegnato a semplificare la vita delle imprese a dare più competitività e smetterla invece di lanciare accuse inaccettabili verso operatori che, a differenza di chi si comporta in modo capriccioso, avanzano proposte nell’interesse generale e non per difendere un prodotto inadeguato allo scopo che tutti si prefiggono di raggiungere”.
SAVERIO CARISTO