Cronaca

Presso l'Ospedale catanzarese il Congresso regionale di Ortopedici e Traumatologi

CATANZARO, 03 MARZO 2014 - Con tre ricche sessioni effettuate nel fine settimana la sala conferenze del “Pugliese-Ciaccio” ha ospitato il Congresso regionale dell’O.T.O., Ortopedici e Traumatologi Ospedalieri della Calabria. Sotto la presidenza del dott. Giuseppe Barilaro, direttore della Soc specialistica presso l’Azienda Ospedaliera di Catanzaro, decine di medici provenienti dai presidi di Reggio, Cosenza, Soverato, Paola, Locri, Melito Porto Salvo, Crotone e Vibo hanno relazionato sui vari aspetti legati alle “Fratture prossimali di femore: la 49a ora”. Dopo i saluti del dott. Giuseppe Barilaro, autentica istituzione del settore (e suo malgrado costretto provvisoriamente su sedia a rotelle da una frattura al piede), il preambolo istituzionale è stato appannaggio del dott. Carlo De Roberto, presidente nazionale dell’O.T.O.D.I., gruppo di specializzazione che celebrerà a Bologna nei prossimi mesi l’assise nazionale.
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Accompagnato dal Direttore Sanitario dott. Francesco Miceli, il Direttore Generale avv. Elga Rizzo ha portato il saluto dell’Azienda sostenendo “il lavoro di squadra, la professionalità, lo spirito di abnegazione, la ristrutturazione dei reparti, la riorganizzazione dell’erogazione delle prestazioni nei setting assistenziali più appropriati, hanno permesso all’ospedale di mantenere alta l’asticella assistenziale e rispondere alla pressante domanda di salute proveniente da tutta la Calabria. Siamo riusciti nel 2013 ad effettuare 1167 interventi chirurgici e 8156 prestazioni ambulatoriali, ma ora necessitiamo e confidiamo anche noi nello sblocco del turnover.

Nella sostanza del congresso “la frattura del femore – ha detto il direttore Soc del “Pugliese-Ciaccio” Barilaro - rappresenta un momento di grave crisi per l’ammalato e la sua famiglia, alla stregua di un infarto. L’operazione chirurgica si assicura ormai a tutte le età in quanto il paziente ne trae sempre beneficio. Il livello dell’ortopedia calabrese e qui a Catanzaro in particolare dove facciamo 300 interventi all’anno, non teme del resto confronti con i centri più rinomati d’Italia” “Sarebbe il caso di accelerare i tempi di interventi nella frattura dell’anziano – ha detto da parte sua il presidente De Roberto – prima di quella fatidica 49a ora, come imporrebbero le linee guida ma come invece non si riesce a fare per via dell’organizzazione degli ospedali e della carenza di personale”.

Di particolare rilevanza l’intervento del dott. Gaetano Topa il quale ha illustrato l’efficacia del dipartimento interaziendali che a Reggio Calabria riesce a far dialogare ospedale hub e centri-spoke sul territorio.