Pressione Fiscale, in Italia al 55%. Triste primato mondiale
Economia Lombardia

Pressione Fiscale, in Italia al 55%. Triste primato mondiale

giovedì 19 luglio, 2012

MILANO, 19 LUGLIO 2012- In base ad 'Una nota sulle determinanti dell'economia sommersa', rapporto redatto dall'Ufficio studi di Confcommercio, "nel 2012 la pressione fiscale effettiva o legale in Italia, cioe' quella che mediamente e' sopportata da un euro di prodotto legalmente e totalmente dichiarato, e' pari al 55%". Confcommercio, inoltre, sottolinea che la suddetta percentuale costituisce un record mondiale, e che la pressione fiscale apparente e' al 45,2%. Il valore della pressione fiscale effettiva, puntualizza Confcommercio "non solo è il più elevato della nostra storia economica recente, ma costituisce un record mondiale assoluto".

Infatti, in questa classifica, purtroppo, l'Italia si posiziona in cima, precedendo: Danimarca (48,6%), Francia (48,2%) e Svezia (48%). Chiudono la classifica, Australia (26,2%) e Messico (20,6%). Come evidenzia il direttore dell'Ufficio studi di Confcommercio Mariano Bella, "Non solo l'Italia è al primo posto nel mondo, ma è difficile che in un futuro prossimo saremo scavalcati dagli altri Paesi, che gli altri paesi alle spalle dell'Italia non solo stanno riducendo la pressione fiscale, ma hanno un sommerso economico molto ridotto rispetto a noi". Il rapporto prosegue sostenendo che, "Sotto il profilo aritmetico il record mondiale dell'Italia nella pressione fiscale effettiva dipende più dall'elevato livello di sommerso economico che dall'elevato livello delle aliquote legali". [MORE]

Come se non bastasse, l'Italia si classifica ai primi posti della classifica internazionale inerente la pressione fiscale apparente, quella data dal rapporto tra gettito e Pil, che per il nostro Paese si stima essere al 45,2%, facendoci piazzare al quinto posto su 35 paesi considerati, dopo Danimarca (47,4%), Francia (46,3%), Svezia e Belgio (entrambi 45,8%). Per il rapporto, il balzo del 2012 "é dovuto alla strategia di restrizione fiscale che dovrebbe portare il nostro Paese al close to balance nel 2013". In particolare, "Tra il 2000 e il 2012, mentre la pressione apparente media è scesa di nove decimi nell'area euro e di un punto nell'Ue27, l'Italia è tra gli unici Paesi europei grandi' ad aver innalzato il prelievo: +3,4 punti percentuali, insieme al Portogallo (+3 punti) e Francia (+0,4 punti). E anche nel mondo, dove prevale la tendenza alla riduzione, l'Italia guida la classifica, seguita dal Giappone (+2,9 punti)".

Infine, "il sommerso economico in Italia è pari al 17,5% del Pil e l'imposta evasa si aggirerebbe intorno a circa 154 miliardi di euro (il 55% di 280 miliardi di imponibile evaso). Il 17,5%, che si riferisce al 2008 ma si può ipotizzare costante fino ad oggi, posiziona l'Italia al primo posto nel mondo davanti a Messico (12,1%) e Spagna (11,2%) ma è una tendenza moderatamente alla riduzione".

Rosy Merola


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