Presidenziali Usa: Trump all'attacco dei rivali repubblicani, ruba la scena con smorfie e battute
Estero Molise

Presidenziali Usa: Trump all'attacco dei rivali repubblicani, ruba la scena con smorfie e battute

giovedì 17 settembre, 2015

SIMI VALLEY (CALIFORNIA), 17 SETTEMBRE 2015 - É stato ancora una volta Donal Trump la star del secondo dibattito tra i candidati repubblicani in corsa per la Casa Bianca. Con attacchi ai rivali e un esilarante repertorio di smorfie è riuscito a rubare la scena agli altri 10 candidati mentre parlavano. Ma il magnate newyorchese del real estate si è contenuto più del solito permettendo l'ascesa a sorpresa di Carly Fiorina, l'unica donna presente tra gli 11 aspiranti alla Casa Bianca che ieri si sono sfidati nella biblioteca presidenziale dedicata al quarantesimo presidente Usa Ronald Reagan. Ben Carson, l'ex neochirurgo in ascesa nei sondaggi, non ha invece lasciato il segno forse perché schiacciato dall'ego altrui. Deludente Marco Rubio, che non riesce ad essere incisivo nemmeno su un tema che dovrebbe essere a lui congeniale, quello dell'immigrazione. [MORE]

Faccia a faccia con Bush. Alcune scintille sono volate tra Trump e Jeb Bush, sistemato al suo fianco. I due si sono punzecchiati come dei teenager. L'ex governatore della Florida ha accusato Trump di aver invitato i Clinton al suo matrimonio e lui ha risposto che come uomo d'affari è tenuto a frequentare tutti. "Finalmente un po' di energia: mi piace", ha prontamente aggiunto Trump prendendo in giro Bush, ancora una volta, per i suoi discorsi "soporiferi". Ma anche l'ex governatore della Florida è riuscito a strappare risate e applausi con un'ammissione di aver fumato marijuana (ma ben 40 anni fa): "Sono sicuro che altri lo abbiano fatto", ha detto guardando i suoi avversari, "ma magari non lo vogliono dire di fronte a 25 milioni di persone. Io l'ho fatto e mia madre non ne è felice".

Anche Bush non è rimasto indietro: dopo una partenza lenta ha sferzato colpi al magnate che lo ha preso di mira per tutta l'estate accusandolo di essere un burattino in mano ai donatori. "Non è assolutamente vero", ha risposto sostenendo che Trump usa il suo patrimonio per agire come un "rappresentante di interessi particolari", come quando spinse per favorire il gioco d'azzardo in Florida ai tempi in cui lui era governatore. i due si sono scontrati anche sull'invasione in Iraq. Trump si è vantato di essere l'unico candidato del Gop ad essersi opposto alla guerra nel 2003. Bush, il fratello più giovane del 43esimo presidente Usa George W. Bush, ha dichiarato: "In merito a mio fratello una cosa è certa: ci ha tenuti al sicuro". Nonostante gli attacchi, Trump non ha mollato: ha più volte detto che quanto Bush stava dicendo fosse "sbagliato, sbagliato".

Tutti uniti contro Trump. I candidati conservatori alle elezioni del 2016 hanno usato il dibattito trasmesso su Cnn per attaccare l'uomo che fino ad ora ha guidato i sondaggi: Trump. Fiorina ha detto che "è un grande intrattenitore". Scott Walker, governatore del Wisconsin, ha tuonato che "non abbiamo bisogno di un altro apprendista alla Casa Bianca" riferendosi al reality show "The apprentice" in cui Trump era protagonista. Rand Paul, senatore del Kentucky, ha chiesto retoricamente se "vogliamo davvero qualcuno con quel carattere e con quel modo di parlare senza veli" a guidare un Paese in cui un po' di diplomazia è fondamentale. Della stessa opinione è stato Bush, preoccupato del modo con cui Trump "insulta i leader in giro per il mondo" anche se lui sostiene di "andare d'accordo con tutti", così sarebbe anche con il presidente russo Vladimir Putin se da Commander in Chief fosse chiamato a trovare una soluzione alla guerra civile in Siria.

Quando Fiorina lo ha etichettato come un bravo intrattenitore e come tale poco adatto a guidare il Paese, Trump non ha negato. "Sono un bravo intrattenitore tanto guanto un eccelso uomo d'affari. Ho fatto milioni di dollari e il mio temperamento è molto buono. Sono molto calmo ma riuscirei a ed essre rispetto fuori dal Paese", ha ribattuto con la sua consueta modestia. Trump ha dovuto però fare marcia indietro nei confronti dell'avversaria, quando il moderatore ha ricordato la recente frase denigratoria del magnate nei confronti di Fiorina: "Guardate la sua faccia. Qualcuno la voterebbe?". Trump aveva poi precisato di avere fatto riferimento alla sua immagine pubblica, ma questa volta ha voluto chiudere la polemica: "Credo che lei abbia una faccia bellissima ed è una donna bellissima". E, abituato a farsi circondare da femme fatale, ha continuato: "Io amo tutte le donne e mi prendo cura di loro".

La parola passa ai sondaggi. Il dibattito, nelle biblioteca presidenziale Ronald Reagan, con sullo sfondo l'Air Force One, è stato il più "affollato" della storia delle primarie Gop, con ben 11 pretendenti. Adesso dopo circa tre ore di botta e risposta, appelli, annunci e autopromozione (troppe, non solo per lo spettatore ma anche per i candidati) la parola passa di nuovo ai sondaggi.

 


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