Economia
Presidente Speziali: "Dubito fortemente che la ripresa possa arrivare fino in Calabria"
CATANZARO, 29 LUGLIO 2013 - Il presidente di Confindustria Calabria, Giuseppe Speziali, non vede positivamente il futuro della Calabria ed in una conversazione con l'Agi dichiara: "Dubito fortemente che la ripresa, di cui si sente parlare, possa arrivare fino in Calabria. Mancano le condizioni minime. Al di la' degli auspici occorrono fatti concreti, ma a me pare che siamo distanti dall'obiettivo". Speziali vede la sua regione come "sud del sud" descrivendola come una barca alla deriva alla luce delle statistiche e degli indicatori economici che la vedono precipitare in fondo alle graduatorie.
Il presidente degli imprenditori calabresi lancia, dunque, un appello a tutte le componenti della società calabrese, dalla politica ai sindacati, oltre che, naturalmente, al mondo imprenditoriale, alle quali esprime le sue riserve su un eventuale recupero dell' economia: "Occorre concentrarsi sui fondi comunitari, che rappresentano le uniche risorse disponibili per tentare di uscire da una crisi terribile. Quindi bisogna mettere mano alla programmazione della spesa per il periodo 20007-2013, coinvolgendo le forze produttive, ed attivarsi in maniera puntuale per il periodo 2014-2020 assegnando un nruolo da protagonista alle forze del parteniariato.
Le forze economiche sono interessate alla migliore riuscita della programmazione comunitaria e vogliono contribuire al raggiungimento di questo obiettivo. Serve un'azione comune, concordata, se no la ripresa resta una parola senza senso compiuto".
Tale problematica deve essere non solo discussa, secondo Speziali, nella Giunta regionale, ma sarà fondamentale e decisivo l'aiuto del governo di Roma.
Il presidente afferma infatti: "Il governo deve fare e puo' fare molto se vuole veramente aiutare la Calabria, che e' il Sud del Sud. Spesso si dimentica che questa regione e' distante dalle altre realta' del Mezzogiorno e non e' in ritardo solo rispetto al Nord. Chiediamo, pertanto, un'attenzione particolare".
"Chiediamo una spinta forte a tutta la deputazione calabrese, senza distinzioini di schieramento, visto che il Parlamento sostiene un governo di larghe intese. Bisogna esercitare una forte pressione perche' non si parla piu' - dice ancora Speziali - delle infrastrutture: da quelle da completare a quelle da realizzare ex novo. Non si parla piu' del porto di Gioia Tauro o dell'industria manifatturiera che in Calabria e' scomparsa, ne' si parla di accesso al credito, che in questa regione e' problematico".
Elisa Signoretti [MORE]