Economia

Presidente Sergio Abramo: Dismissione fitti passivi

Dismissione fitti passivi/ il presidente della provincia Sergio Abramo continua a lavorare al piano di razionalizzazione delle spese/ “oltre 200 mila euro risparmiati con la dismissione di un altro fitto superfluo”
CATANZARO 18 DICEMBRE - Il presidente della Provincia Sergio Abramo è sempre più impegnato nel piano di razionalizzazione delle spese legate ai fitti passivi. Dopo aver dismesso il fitto del palazzo ex Standa, che ospitava alcune classi dell’istituto magistrale “De Nobili”, generando un guadagno per le casse provinciali di circa 170 mila euro annui, Abramo ha abbattuto un altro fitto, quello del fabbricato sito a Soverato, bivio Russomanno, che per anni ha ospitato meno di un centinaio di studenti dell’Itg Malafarina comportando una spesa di oltre 200 mila euro all’anno.

Gli studenti, al rientro dalle feste natalizie, troveranno ospitalità nella sede principale dell’istituto che è “assolutamente in grado di soddisfare al meglio – ha spiegato il presidente – tutte le esigenze dei ragazzi”. “Apportando qualche piccola modifica strutturale all’immobile – ha detto Abramo – si è riusciti a ricavare le aule necessarie che ci consentono di dismettere un fitto superfluo. Si tratta di un altro importante risparmio per la Provincia, che non comporta sacrifici o rinunce. Con praticità e oculatezza si può evitare di sprecare risorse preziose, che possono essere utilizzate per investimenti certamente più vantaggiosi rispetto a quello che vede il pagamento di fitti inutili”.

“Il lavoro per abbattere i costi legati ai fitti passivi – ha spiegato ancora – proseguirà fino a quando le spese non necessarie saranno nulle. La dismissione di due soli fitti, che costituivano uno sperpero di risorse, consente di rimpolpare le casse della Provincia di circa 500 mila euro all’anno”. “La sicurezza nelle scuole è un tema che trattiamo con la massima serietà. Siamo convinti, però, che alle parole debbano seguire fatti concreti. E’ questa la logica che muove la nostra volontà di reperire risorse utili per rendere maggiormente sicuri gli ambienti in cui vivono i nostri ragazzi”.