Politica

Presidente russo Putin è tornato ad attaccare l'Occidente

Putin: "L'Occidente sta conducendo un gioco pericoloso e mortale"

Al Valdai Discussion Club il presidente russo è tornato ad attaccare l'Occidente e a parlare del conflitto in Ucraina. Putin ha anche accusato gli Stati Uniti di rifiutare il dialogo con Mosca.

"Non c'è unità nell'Occidente, sta conducendo un gioco pericoloso, sporco e mortale, e imponendo i propri valori, modelli di consumo, cercando di standardizzarli". Putin torna ancora ad attaccare l'Occidente e lo fa durante il suo discorso annuale al Valdai Discussion Club, thinktank con sede a Mosca, durante il quale il presidente delinea la politica estera del Paese.

"Prima o poi, il nuovo centro del mondo multipolare non sarà più l'Occidente che dovrà parlare alla pari anche con noi", ha aggiunto il presidente russo. "I Paesi occidentali stanno alimentando la guerra in Ucraina, aumentando le provocazioni attorno a Taiwan, destabilizzando i mercati alimentari e finanziati globali", ha detto ancora Putin. "L'Occidente impone sanzioni contro coloro che non vogliono essere sotto il suo controllo. Ma la Russia non cerca l'egemonia. La Russia non sfida l'Occidente, cerca solo di riservarsi il diritto di svilupparsi".

L'affondo agli Stati Uniti

Il capo del Cremlino ha anche rivolto durissime parole contro Washington. Secondo Putin, gli Stati Uniti "usano il dollaro come un'arma. E, così facendo, hanno screditato il sistema finanziario internazionale". Aggiungendo però che la Russia sarebbe ''pronta e disponibile a riprendere a un dialogo strategico con gli Stati Uniti per la stabilità'', ma su questo punto gli States non avrebbero risposto.

Il conflitto in Ucraina

Il presidente russo è tornato anche sulle armi radiologiche che Kiev avrebbe intenzione di adoperare nel conflitto in Ucraina. Il Paese, secondo Putin, "ha la tecnologia" che le permette di costruire "una bomba sporca". E "lo sta facendo", i russi "lo sanno e sanno anche dove la stanno costruendo".

Putin ha invece negato un possibile attacco russo alla centrale nucleare di Zaporizhzhia, la più grande d'Europa, nel Sud-Est dell'Ucraina. "Siete impazziti?", ha detto il presidente, rispondendo a una delle domande dei giornalisti. "Ci chiedete cosa facciamo lì? Controlliamo la centrale. Avete chiesto la presenza degli ispettori Aiea e ci sono. Siamo d'accordo. Si sono anche rifiutati di vivere in hotel, sono proprio sul territorio. Vedono con i loro occhi quello che sta accadendo, da dove vengono gli attacchi", ha aggiunto.