Salute
Presentato il protocollo "Perioblast", trattamento risolutivo per debellare la parodontite
ROMA, 26 APRILE 2016 - E' il più grande studio mai realizzato in parodontologia, ad opera di un team di ricercatori italiani. Una svolta per l'odontoiatria. Addio bisturi e incisioni e guarigione sicura con tecniche non invasive, che permettono di salvare i propri denti ed evitare gli impianti. [MORE]
L’approccio scientifico utilizzato e i risultati ottenuti dallo studio, hanno permesso al team di ricerca di vincere un "Grant" (finanziamento dell’Unione Europea) per effettuare la stessa valutazione metagenomica in un gruppo più ampio di pazienti con perimplantiti, al fine di confermare questi risultati preliminari
decisamente e chiaramente di grande interesse.
Una ricerca destinata a rivoluzionare l'odontoiatria ed in particolare la cura della parodontite, volgarmente conosciuta con piorrea, che ora è possibile debellare anche nelle sue forme più aggressive e spesso refrattarie alla terapia.
Un metodo per combattere e vincere una seria, quanto pericolosa (oltre che sottovalutata nelle sue molteplici incidenze e correlazioni) patologia, causata da un’infezione batterica che colpisce il parodonto: cioè l’insieme di strutture preposte a sostegno degli elementi dentali. Interessa quasi sette italiani su dieci, ed è considerata la sesta malattia più diffusa al mondo (fonti SidP). Se non trattata in maniera adeguata, porta inevitabilmente nel tempo alla perdita dei denti.
Il protocollo terapeutico oggetto della ricerca porta il nome di PERIOBLAST (PERIOdontal Bio Laser ASsisted Therapy). Questo trattamento, è ideato e applicato da EDN (Excellence Dental Network), network all'estero conosciuto come IMI (International Microdentistry Institute), oggi tra le realtà più impegnate a livello internazionale, con anni di ricerca scientifica e pratica clinica alle spalle, nella lotta alla più diffusa malattia del cavo orale.
Una recente pubblicazione su “European Journal of Clinical Microbiology and Infectious diseases” dell’articolo dedicato a questo protocollo, ha presentato nei giorni scorsi al mondo scientifico lo studio di parodontologia con il maggior numero di pazienti trattati mai realizzato (2.700 individui), con valutazione microbiologica comparativa tra prima e dopo la terapia a 24 mesi, e con un'importante sezione di metagenomica in cui è stato sequenziato l’intero microbioma del cavo orale di tre gruppi di pazienti, evidenziando batteri finora mai correlati alla malattia parodontale, ma associati a importanti patologie sistemiche. Numerose ricerche scientifiche hanno infatti scoperto e confermato la correlazione tra parodontite e malattie quali osteoporosi, infarto, ictus, diabete e infertilità femminile.
Al Cnr di Roma (dopo una recente presentazione nel Regno Unito) il dott. Francesco Saverio Martelli - chirurgo odontoiatra e ricercatore, fondatore dell'EDN e di fatto principale protagonista di questa ricerca, ne ha sottolineato il suo alto valore per varie ragioni: "innanzitutto - ha spiegato - per il fatto di essere multicentrica, quindi con risultati non dipendenti dall’operatore, a conferma che tutti i pazienti rispondono alle cure anche in assenza di antibioticoterapia: cosa non secondaria per evitare di creare ceppi di batteri resistenti, come raccomanda l’OMS. La ricerca valida un protocollo terapeutico in grado di curare con successo, grazie all'impiego combinato di laser ad alta potenza, microscopio operatorio e test biomolecolari, tutte le forme di parodontite, indipendentemente dalla flora batterica coinvolta, dalla predisposizione individuale, dagli stili di vita del paziente e dalla capacità ed esperienza dell’operatore".
Ulteriori e altrettanto importanti contributi al chiarimento scientifico, tecnico e pratico di "Perioblast", sono venuti dagli altri protagonisti della ricerca: a cominciare dalla dottoressa Elena Fanti (laurea in biologia con dottorato di ricerca in oncologia sperimentale e clinica, e direttore sanitario del laboratorio Biomolecular diagnostic) che ha spiegato l’importante correlazione tra parodontite e pericolose malattie sistemiche, come alzheimer, diabete, osteoporosi, malattie cardiovascolari, infertilità femminile e parti pre-termine e alcuni tipi di cancro.
A riguardo, è notizia di questi giorni la presentazione da parte di un team di ricerca statunitense, in occasione dell’American Association for Cancer Research Meeting in New Orleans, dei risultati di uno studio condotto su 732 pazienti, per la durata di circa 10 anni, sulla correlazione tra presenza di batteri parodontali nel cavo orale e possibilità di sviluppare il cancro al pancreas.
La dott.ssa Maria Luisa Martelli (laurea in biologia, dottorato di ricerca in oncologia molecolare e pecializzazione in genetica medica, scientific advisor del laboratorio Biomolecular diagnostic) ha invece approfondito i metodi di ricerca utilizzati per validare l’efficacia del protocollo Perioblast e il fondamentale ruolo delle nuove scienze metagenomiche nell’analisi della flora batterica dei pazienti affetti da parodontite.
Proprio l’approccio scientifico utilizzato e i risultati ottenuti dallo studio, hanno permesso al team di ricerca di vincere un "Grant" (finanziamento dell’Unione Europea) per effettuare la stessa valutazione metagenomica in un gruppo più ampio di pazienti con perimplantiti, al fine di confermare questi risultati preliminari decisamente e chiaramente molto interessanti.
Il prof. Nicola Comodo, ordinario di Igiene generale e applicata all'Università di Firenze, ha concluso ribadendo che il laser, a differenza degli antibiotici che hanno un’efficacia solo parziale, riesce a colpire ed eliminare in maniera completa i batteri colpevoli della malattia parodontale.
Fondatore e titolare dell'EDN è il prof. Francesco Saverio Martelli, medico chirurgo e odontoiatra, socio Fondatore dell’Accademia Italiana di Odontoiatria Microscopica e della Società Spagnola di Laser in Odontostomatologia, membro onorario per meriti scientifici dell’Accademia Spagnola di Odontoiatria Microscopica; membro onorario dell’Accademia Messicana di Endodonzia; professore a contratto nell’ambito del corso di Perfezionamento in Utilizzo del Laser e nuove Tecnologie in Odontostomatologia all’Università degli Studi di Genova per il 2013/2014. Nel 2014 ha conseguito il “Master degree in science-majored in metabolic bone diseases” presso l’Università degli studi di Firenze. Autore di varie pubblicazioni scientifiche, è tra i maggiori specialisti di malattie dentali e in particolare di parodontite.
Notizia segnalata da: Ufficio Comunicazione EDN - Firenze