Politica

Prescrizione lunga, ok dalla Commissione: in aula il 16 marzo

ROMA, 12 MARZO 2015 – Sulla nuova disciplina della prescrizione, che allunga particolarmente i tempi per i reati di corruzione propria e impropria e in atti giudiziari, la Commissione Giustizia della Camera ha dato l’ok: il testo del ddl approderà in aula a Montecitorio lunedì 16 marzo per la discussione generale.[MORE]

Il via libera è arrivato con la spaccatura della maggioranza: Area popolare si è espressa con voto contrario; Sel invece ha votato a favore insieme al Pd.

«Abbiamo dato parere contrario al mandato dei relatori sul ddl prescrizione», ha commentato Alessandro Pagano, capogruppo in commissione Giustizia di Ncd-Ap, che ha aggiunto: «La commissione disconosce il lavoro del governo, noi disconosciamo il lavoro di questa commissione. Siano Renzi e Alfano a trovare una mediazione».

Per Donatella Ferranti, presidente della Commissione Giustizia: «Finalmente, dopo dieci anni, mandiamo in archivio la ex Cirielli, una legge perniciosa che dimezzando i tempi di prescrizione ha creato vere e proprie sacche di impunità». A suo avviso, si tratta di una «riforma equilibrata ma sostanziale - ha sottolineato -, che potrà finalmente impedire lo scandalo di processi bloccati dalla tagliola del tempo. Processi che finiscono nel nulla dopo una o addirittura due sentenze di condanna».

In merito all'aumento della metà dei tempi di prescrizione per i reati di riferimento della nuova normativa, Ferranti ha spiegato che «è difficile contestare il principio che reati così gravi, e soprattutto di così difficile emersione perchè fondati necessariamente su un patto omertoso, non debbano prevedere un congruo termine per l'accertamento e lo svolgimento del processo. Organismi come l'Ocse o il Greco ce lo chiedono ormai da anni». «Un'altra novità di grande rilievo - riprende -è l'aver differito al compimento del quattordicesimo anno il decorso della prescrizione per i delitti commessi con l'abuso di minori, una norma che finalmente ci mette in sintonia con gli altri ordinamenti europei e con le convenzioni internazionali».

Domenico Carelli

(Foto: palermomania.it)