Politica
Prescrizione e regionali, scontro Pd-Iv minaccia governo. Avanti su voto 18enni senato. Referendum,
ROMA 16 GEN - Lo scontro tra Pd e Iv su prescrizione e regionali minaccia la tenuta del governo. Via libera intanto in commissione all'emendamento alla legge costituzionale che introduce il voto dei 18enni per il Senato e l'eleggibilità a Palazzo Madama anche a 25 anni. Attesa oggi la decisione della Corte costituzionale sul referendum elettorale.
"Abbiamo già votato oggi in commissione, questa cosa è molto strana, noi abbiamo votato per riportare in vigore la legge del governo Renzi fatta dal ministro della giustizia che si chiamava Orlando. Abbiamo votato per dire: non è possibile che ci sia un processo senza fine", ha detto il leader di Iv, Matteo Renzi, nel corso della registrazione di Porta a Porta. "Siamo rimasti fedeli alla legge Orlando".
Ed è scontro tra Pd e Iv in vista delle Regionali. Il coordinatore Iv Ettore Rosato ha incontrato oggi Carlo Calenda e i due hanno deciso, oltre che sostenere in Emilia Romagna Stefano Bonaccini, di esprimere un candidato comune in Puglia, dove nè Iv nè Azione sosterranno Michele Emiliano, e di marciare con candidati comuni anche in altre Regioni.
"Se le elezioni saranno nel 2023 - ha detto Matteo Renzi a Porta a Porta - ci sarà ancora molto tempo. E Italia viva ha bisogno di tempo, come è successo a Macron. Ho visto che con il movimento di Calenda c'è una convergenza in Puglia, quando andremo a votare in Puglia noi non appoggeremo Emiliano o Fitto e troveremo un terzo candidato". "Con Emiliano è coerenza dire: andiamo per strade diverse".
"L'atteggiamento di Italia Viva in Calabria e in Puglia - attacca Nicola Oddati della segreteria nazionale del Pd - rischia di essere un regalo alla destra di Salvini e al sovranismo. Anche solo un voto sottratto alla sfida democratica per contrastare l'avanzata della Lega e della destra nel sud è un clamoroso errore". Oddati "invita gli ami