Chiesa e Società
Premio Solidarieta' 2016: Madrina della serata Beatrice Fazi "Un cuore nuovo" [Foto]
SIMERI (CZ) - “La vita è bella. La vita è un dono” questa la tematica che ha mosso la quarta edizione del premio solidarietà 2016 “Una notte per San Sebastiano” svolto all’interno della meravigliosa cornice storica e monumentale della Chiesa Collegiata nella parrocchia di Simeri. [MORE]
Si è riconfermato direttore artistico e mente dell’evento il parroco della comunità Don Francesco Cristofaro, il quale per mesi ha lavorato instancabilmente con l’immancabile supporto dei fedeli collaboratori, per permettere una serata del tutto piacevole, all’insegna della fede e della solidarietà.
Torna alla conduzione della serata, la giornalista della nota emittente televisiva religiosa “Padre Pio Tv”, Paola Russo, che ha accolto con gioia il rinnovato invito del parroco, consapevole del fine unico della serata: la valorizzazione della vita come dono gratuito di Dio; quella stessa vita molte volte spezzata da un qualcosa, ad oggi, ancora incurabile. Partendo proprio da questa triste realtà, si è voluta dare particolare attenzione all’AIRC (Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro) giunta al suo 50esimo anniversario, riconoscendo in essa la costanza e la passione nell’affrontare la sfida della ricerca portata avanti in tanti anni di attività.
Ma la vita è anche cambiamento, volontà e forza nel intraprendere un nuovo cammino, lasciarsi alle spalle il passato per ricominciare con “Un cuore nuovo”, quello stesso che ha voluto descrivere accuratamente nel suo libro la madrina ed ospite d’eccezione della serata, l’attrice Beatrice Fazi, che ha offerto ai presenti una profonda testimonianza di vita in un colloquio a due con la conduttrice. La Fazi si è detta rinnovata dal profondo, marcando fortemente la presenza costante della Chiesa e dei suoi ministri, la vicinanza di persone che hanno saputo lasciare un segno tangibile e duraturo anche con un consiglio dato a fin di bene, cosa che – ha detto l’attrice – non sono riuscita a trovare in passato.
Lotta, cambiamento ma anche musica, perché nella vita non può mai mancare quel pizzico di adrenalina ed emozione trasmessa dagli otto partecipanti al concorso canoro “Una voce per la vita” che ha visto trionfare la giovane Martina Sorbaro con il brano “Think” di Aretha Franklin, già ammessa alla finale del Premio “Mia Martini” e che ha dunque fatto sì che si potesse aggiungere un posto nella classifica di coloro che avranno diritto a salire sul palco della finale dell’evento promosso dal regista Nino Romeo, presente nella giuria del premio solidarietà insieme ad altri quindici giurati, tra giornalisti, cantanti e commediografi e presieduta dal maestro orafo Michele Affidato, realizzatore del premio donato alla vincitrice del concorso, a Beatrice Fazi, all’AIRC, come anche a quel sacerdote che con il suo coraggio e la sua determinazione, sta scrivendo una storia nuova del mondo calcistico: don Gaudioso Mercuri. Il parroco presta servizio a Goia Tauro, terra dilaniata dalla Ndrangheta che don Mercuri combatte con una squadra, la San Michel, facendo vive le parole di Papa Francesco, privilegiando nella disciplina sportiva, la valenza educativa e la crescita personale, nell’armonia di corpo e di spirito.
Per aver fatto rivivere il messaggio del Santo più amato dai calabresi “San Francesco di Paola”, un riconoscimento speciale è stato dato anche all’attore Walter Cordopatri, fondatore della prima scuola di recitazione della regione Calabria, ed amante della carità che ha sempre contraddistinto il Santo di Paola. Di grande spicco, all’interno della giuria, è stata la presenza della finalista di The Voice of Italy 2016, Tanya Borgese, la quale oltre ad aver garantito un giudizio professionale ai giovani che si sono esibiti, ha allietato la serata con un brano inedito “7 vite”, trasformando il palco del premio solidarietà in un vero e proprio concerto live. Altro riconoscimento è andato all’associazione di volontariato “Seguimi con il cuore” che ogni mese si adopera per far fronte alle necessità di oltre ottanta famiglie, mantenendo carismi d’incontro ed aiuto, verso le persone più indigenti e bisognose.
La serata si è conclusa con l’immensa soddisfazione di don Cristofaro per essere riuscito ad arrivare al cuore dei presenti, facendo passare più messaggi di fede, speranza e forza nel vivere una vita degna di essere chiamata tale e annunciando sin da subito la voglia nel rimettersi al lavoro per la prossima edizione.
Filippo Coppoletta