Cultura e Spettacolo
Premio “Serra-Campi Flegrei”, vincono Maria Lomurno, Giuseppe Affinito e Francesco D’Auria. Premio Speciale ad Angela Severino
Maria Lomurno vince come attrice ed ex-aequo con Giuseppe Affinito anche come autrice. A Francesco Domenico D’Auria, il premio alla Regia. Premio Speciale ad Angela Dionisia Severino per tre repliche presso lo spazio Artemia di Roma, gemellato con il Teatro Serra
Maria Lomurno con “Salsa di soia” vince nella sezione Attori ed ex-aequo con Giuseppe Affinito e il suo “Rubedo”, anche in quella Autori. A Francesco Domenico D’Auria il premio alla Regia per l’allestimento della Scena Prima del III atto dell’“Amleto” di William Shakespeare – la cacciata di Ofelia, interpretata da Ilaria Romano – nella traduzione di Anna Laura Messeri, docente del Teatro Stabile di Genova. Premio Speciale alla regista Angela Dionisia Severino la quale, con Federica Martina, sarà ospite dal 16 al 18 maggio, del Centro Culturale Artemia di Roma. Sono questi i premiati alla finale della terza edizione del Premio Nazionale “Serra–Campi Flegrei”patrocinato dal Comune di Napoli, che si è svolta lunedì 2 ottobre al Teatro Serra di Fuorigrotta, votati dalla Giuria Onoraria presieduta dall’attore Salvatore Felaco e costituita dagli scrittori e drammaturghi Luisa Guarro e Luca Delgado, dall’attore Andrea De Goyzueta, dai giornalisti Serena Li Calzi ed Edgardo Bellini e dal critico cinematografico e direttore artistico di numerosi festival Giuseppe Borrone.
Otto i finalisti, selezionati tra circa settanta partecipanti alle audizioni per le tre sezioni di concorso – Autrici/Autori, Attrici/Attori, Registe/Registi – provenienti dai maggiori teatri e dalle principali accademie del Paese. Insieme con i vincitori, hanno partecipato Salvatore Testa con il monologo “Liam” tratto da “Orphans” di Dannis Kelly e Ciro Viola con il testo “Giuda” di Rodrigo Garcia nella sezione Attori, Francesca Morgante con “Lallallà” interpretato da Elena Fattorusso e Francesco Rivieccio con “Rainbow” in quella Autori.
«Siamo molto contenti della qualità dei finalisti e della eterogeneità delle loro proposte. Anche quest’anno ha Giuria Onoraria ha avuto grande difficoltà» dicono Pietro Tammaro e Mauro Palumbo, fondatori dello spazio flegreo. Molto felici i premiati: «ringrazio davvero il Teatro Serra, per la possibilità che da a giovani autori e interpreti. Non mi aspettavo il doppio riconoscimento, che mi emoziona molto, soprattutto perché nel mio percorso, la recitazione e la scrittura, sono intrecciati» dice Maria Lomurno. «È il primo premio che ricevo da quando ho iniziato la mia attività di drammaturgo. Trovo bellissimo aver avuto la possibilità di confrontarmi con altri compagni e colleghi, con i quali ho trovato una grande armonia» dice Giuseppe Affinito. «Una serata bellissima, con un pubblico che ci ha sostenuti. Come regista è stata l’occasione di incontrare altri artisti. Di questo spazio, ho apprezzato molto il suo essere, letteralmente, ‘serra’ e di considerare gli artisti come piantine da far crescere, con cura e gentilezza. Ho apprezzato molto l’essere appassionati e innamorati non solo del teatro, ma anche dei nostri percorsi» conclude Francesco D’Auria.
I vincitori
Maria Lomurno
Diploma in pianoforte al Conservatorio "Egidio Romualdo Duni" di Matera e in Recitazione presso l’Accademia “Fondamenta” di Roma, dove si è trasferita dalla Puglia, Maria Lomurno ha studiato alla “Paolo Grassi” con Giulia Tollis e recitazione e scrittura scenica con il regista e attore Daniele Parisi. Monologhista per la rubrica Schegge Teatrali di Rai5, si è fatta le ossa nel teatro classico – “Edipo re” di Sofocle regia di Carmelo Sumerano, “Oreste” di Euripide regia di Giancarlo Sammartan – e in quello shakespeariano – “La commedia degli errori” regia di Graziano Piazza “Sogno di una notte d’estate” regia di Francesco Polizzi – prima di approdare alle sperimentazioni della compagnia giovane del Teatro del Vascello e della compagnia Attori e Tecnici del teatro Vittoria. Nel 2022 è stata finalista al premio Hystrio alla vocazione.
Giuseppe Affinito
Laurea in Filosofia e Storia tra Napoli, Bologna e Parigi, Giuseppe Affinito lavora fin da bambino nella compagnia teatrale di Enzo Moscato, dove ha arricchito la propria formazione di importanti esperienze teatrali e cinematografiche. Nel 2022 presenta i suoi primi spettacoli come regista, autore e interprete: adatta “Pièce Noire” di Enzo Moscato, debutta al Campania Teatro Festival nella sezione ‘Osservatorio’ con l’opera prima “Rubedo”. Coprotagonista nel cortometraggio ‘Tempus Fugit’ di Angelo Seriocon Isa Danieli; ha partecipato ai film “Mater natura” di Massimo Andrei e A “Il giovane favoloso” di Mario Martone. Nel 2018 è tra gli interpreti principali del film documentario “Pazzati. Sergio Piro e la rivoluzione basagliana in Campania” di Chiara Tarfano. Si è perfezionato con Michele Pagano e Davide Iodice.
Francesco Domenico D’Auria
Artista visivo, attore e performer, originario di Pompei. Dopo il diploma alla Scuola d’Arte Drammatica del Teatro Stabile dell’Umbria/C.U.T. di Perugia, Francesco Domenico D’Auria ha lavorato e studiato a lungo all’estero: nella compagnia multiculturale dell’Odin Theater di Oslo, all’Istituto Grotowski di Breslavia e all’Accademia d’Arte Drammatica di Cracovia in Polonia, con Nikolaj Karpov all’Università Russa delle Arti Teatrali di Mosca, con Mario Ferrero all’Accademia “Silvio d’Amico” e con Giorgio Barberio Corsetti. Specializzatosi in Design Multimediale e Interattivo all’Università della California di Los Angeles e alla “Sapienza” di Roma e in Pedagogia e Teatro all’Università “Suor Orsola Benincasa” di Napoli. Affianca l’esplorazione tecnologica e in campo teatrale, alla ricerca sull’interfaccia uomo-macchina in campo medico.
Angela Dionisia Severino
Attrice, trapezista, formatrice e ‘cuntista’ per tradizione familiare, Angela Dionisia Severino, ha iniziato nei laboratori diretti da Raffaele Bruno e Davide Iodice con il quale ha conseguito anche il Master in Pedagogia Teatrale. Si è specializzate nella Commedia dell’Arte grazie al Laboratorio Internazionale Composizione Scenica diretto da Luca Gatta e alla Masterclass della Scuola Sperimentale dell’Attore di Pordenone, nell’arte del clown con Elena Cavaliere e nel ‘Cunto’ con Fioravante Rea. In seguito ha studiato con Mimmo Borrelli e lavorato in produzioni di cinema e teatro di rilevanza nazionale con Mario Martone, Carlo Faiello ed in produzioni internazionali in Portogallo e Germania. Da oltre dieci anni affianca la scrittura, la regia e l’artigianato, alla recitazione. È laureata in Tecnologie Alimentari alla Federico II di Napoli.