Cultura e Spettacolo
Premio Letterario Caccuri 2019, è Carlo Cottarelli il vincitore
Caccuri, 11 Agosto - “Sono molto onorato, non soltanto per le persone con cui ho dovuto concorrere quest’anno, ma se guardo a chi ha vinto negli anni precedenti sono onoratissimo. Sono commosso, voglio ringraziare chi mi ha votato, gli organizzatori e tutti voi per l’onore che mi avete fatto”, queste le prime dichiarazioni di un emozionatissimo Carlo Cottarelli, vincitore del Premio Letterario Caccuri 2019 con il saggio “I sette peccati capitali dell’economia italiana”. L’economista che, dopo aver lavorato in Banca d’Italia ed Eni, dal 1988 è al Fondo Monetario Internazionale, ha vinto al fotofinish la "Torre d'argento" del maestro orafo Michele Affidato in un’edizione molto combattuta.
“Il libro parte dall’evidenza che il reddito italiano medio è uguale a quello di vent’anni fa, al netto dell’inflazione, in termini di potere d’acquisto. Non era mai successo, dal 1861, che ci fosse un periodo di vent’anni senza che la nuova generazione stesse meglio della generazione precedente. Negli ultimi cinque trimestri questo reddito è rimasto fermo. Mi sono chiesto cosa è successo vent’anni fa e, soprattutto, cosa si può fare? Ho analizzato quelli che io ho chiamato i peccati capitali, i problemi più importanti dell’economia italiana. Sette ne ho individuati, anche se, chiaramente, ce ne sono di più: evasione fiscale, corruzione, burocrazia, lentezza della giustizia, crollo demografico, divario tra sud e resto del paese e, infine, difficoltà ad aggiustarci all’euro. Io parlo delle possibili soluzioni, che non sono soluzioni facili e che chiedono di rendersi conto che c’è un problema, di non dare la colpa agli altri e iniziare a fare qualcosa per risolverlo”, così ci ha introdotto il suo libro durante la conferenza stampa di venerdì a cui ha partecipato insieme agli altri tre finalisti: Emma D’aquino, Massimo Franco ed Enrico Letta.
Il Premio Caccuri è un’esperienza straordinaria, cinque giorni in cui, oltre alla Saggistica, grande protagonista della manifestazione, fanno compagnia lo Spettacolo, il Giornalismo, l’Economia, la Musica e del sano umorismo. Accolti da una natura e da un paese che ti abbracciano e ti fanno sentire come se qui ci fossi nato, godi di un panorama e di profumi eccezionali, la cultura la respiri insieme all’aria pulita della Sila. Caccuri ti entra dentro e non ti lascia più. Quest’anno ha donato la presenza di scrittori apprezzatissimi come Mimmo Gangemi, vincitore della sezione Narrativa, Nicola Gratteri, Paolo Pagliaro, Filippo Veltri, Rita Dalla Chiesa, Mario Caligiuri, Antonio Chieffallo e Luciano Basile. Ha visto la partecipazione di artisti come Michele Zarrillo, Gianluca Guidi, Gigi Misefari, Marcello Barillà, Valentina Balistrieri , Massimo Garritano e gli “Amedeo Ariano Triplets”. Hanno dialogato con i quattro finalisti Gianluigi Nuzzi, Emanuela Gemelli, Cataldo Calabretta e Paolo Pagliaro. Ha condotto la serata finale Massimo Giletti con la collaborazione di Mary De Gennaro.
Un miracolo culturale le cui origini meritano di essere raccontante.
Alcuni anni fa, nell'animo del dott. Adolfo Barone si affacciò "un sogno timido e nello stesso tempo prepotente", quello di voler fare qualcosa per il suo paese, il poco conosciuto Caccuri, nella Sila. Coadiuvato da due suoi amici, il dott. Roberto De Candia e il professore Olimpio Talarico, diede forma a quel qualcosa, che divenne il Premio Letterario Caccuri. Oggi, dopo tanto lavoro e sacrifici, il premio, giunto all’ottava edizione, è diventato il più prestigioso contest di Saggistica del paese. Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano lo ha insignito della Medaglia al valore culturale. L'Accademia dei Caccuriani, cuore pulsante del Premio, vanta diverse centinaia di soci e ogni anno promuove altri numerosi eventi, fra cui "Leggere a scuola", in cui distribuisce libri ai ragazzi delle scuole di Caccuri e dei paesi limitrofi, i quali danno poi vita a laboratori di grafica e scrittura creativa. Un'opera, quella dell'Accademia, che avvicina i giovani al sapere e infonde in loro fiducia e speranza.
Già da oggi, i tre “pazzi” visionari sono a lavoro per l’edizione del 2020, per donare al mondo la parte più bella di questa splendida terra.
Saverio Fontana