Cronaca

Premier, disinneschiamo bomba e liberiamo Lampedusa

Micciche': Lampedusa sarà liberata oggi. Bossi: soluzione per l'emergenza? Fora da i ball

LAMPEDUSA, (AG) 30 MARZO 2011 In attesa delle navi per i trasferimenti, è ancora alta la tensione sull'isola siciliana, mancano i pasti per duemila degli oltre seimila migranti. Slitta a giovedì il Cdm staordinario. Bossi attacca: 'fora da i ball'. E la battuta del leader leghista crea il caso e le opposizioni insorgono: 'e' la linea del governo?'. Il capo dello stato Napolitano sollecita i governatori: 'no a incertezza e divisioni davanti a una situazione inaccettabile'. [MORE]La Cei: 'riconoscere gli immigrati come cittadini'. Malmstrom bacchetta l'Italia: 'no a respingimenti di massa, no a consiglio Ue strordinario; Italia ha già le risorse messe a disposizione dall'Europa, le usi'.

Disinnescare la bomba.- Questo l'imperativo categorico che il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ha posto come tema centrale al vertice di ieri sera a Palazzo Grazioli convocato per fare il punto sull'emergenza immigrazione che sta colpendo Lampedusa. A poche ore dalla visita che il premier fara' sull'isola, Berlusconi si e' mostrato preoccupato sia per i numeri della crisi (oltre 6 mila rifugiati giunti in pochi giorni) che per la portata delle conseguenze (non da ultimo quelle sul settore del turismo). Preoccupazioni che, secondo quanto riferito da alcuni partecipanti, si traducono in un'azione immediata da parte del governo che gia' da domani provvedera' allo sfollamento degli immigrati per ridare respiro alla piccola comunita' lampedusana. Oltre alle navi (sei) che saranno impegnate nella spola con vari centri di accoglienza provvisoria in Italia, ha annunciato il sottosegretario Gianfranco Micciche', a Lampedusa sara' ormeggiata anche una nave fissa a disposizione di nuovi sgomberi che di volta in volta - in vista anche della bella stagione - dovessero rendersi necessari. Quello raccontato da diversi ministri presenti al vertice, e' un premier pronto a dar battaglia in prima persona e che avrebbe evocato anche il suo diretto coinvolgimento nell'emergenza del terremoto in Abruzzo. ''Sono poveri cristi, la loro e' una fuga da un mondo senza liberta', democrazia e benessere'', avrebbe detto Berlusconi usando toni ben diversi dal 'fora de ball' del leader leghista Umberto Bossi. Ma alle ''doverose'' risposte all'emergenza umanitaria, Berlusconi affianca anche una 'linea dura' - cara al Carroccio - in tema di controllo delle frontiere. ''C'e' un piano - ha spiegato a questo proposito Micciche' - per evitare nuovi sbarchi, soprattutto attraverso accordi con i Paesi di origine. Se poi si dovessero fare dei respingimenti - ha avvertito - siamo pronti anche per questo''. Il difficile equilibrio tra il dovere dell'accoglienza e la difesa delle nostre coste sara' spiegato dallo stesso Berlusconi durante la sua visita a Lampedusa dove illustrera' le misure e gli interventi compensativi ipotizzati stasera alla presenza dei ministri piu' direttamente coinvolti nell'emergenza. E per trasformare un ''disagio in una grande opportunita'' per la comunita' lampedusana, il governo ha gia' messo a punto ''un piano di compensazione e di rilancio''. ''Il presidente Berlusconi - ha spiegato Micciche' - e' fortemente convinto di volersi spendere per Lampedusa e il ministro dell'Economia sta valutando i costi delle misure necessarie''. Il rilancio dell'isola, dunque, ''passera' attraverso iniziative riguardanti sia le infrastrutture, sia l'ambiente, sia il turismo, sia il piano culturale''. ''Faremo di tutto'' per risolvere l'emergenza, assicura anche il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, ''perche' siamo assolutamente consapevoli che la gente dell'isola non puo' essere lasciata in quelle condizioni. Ma, rassicura il ministro, ''i siciliani possono stare tranquilli e dormire tra due guanciali perche' da parte di tutto il governo e in prima persona dal premier Silvio Berlusconi c'e' il massimo impegno per risolvere la situazione''.

IMMIGRAZIONE: BERLUSCONI, DISTRIBUIRE PESI IN TUTTE LE REGIONI

LAMPEDUSA TORNERA' VERDE COME ME LA RICORDO - ''Distribuire i pesi in tutte le Regioni'' dell'emergenza immigrazione: e' uno dei concetti espressi dal presidente del Consiglio Silvio Berlusconi nel corso del vertice di questa sera a palazzo Grazioli, cosi' come riferito da uno dei partecipanti, il ministro della Difesa Ignazio La Russa. Berlusconi ha anche sottolineato che ''il benessere di Lampedusa e' il benessere di tutta la Sicilia''. Si e' personalmente impegnato affinche' questa vicenda trovi presto una soluzione. ''Sapete com'e' il premier: quando una cosa la prende a cuore - ha affermato La Russa - ci si butta anima e corpo''. Nel corso della riunione Berlusconi ha anche ricordato ''quando da ragazzo andava a Lampedusa. Ci ha descritto come era la spiaggia del Conigli, il verde che c'era e ora non c'e' piu', ma che vuole far ritornare''.


IMMIGRAZIONE: LA RUSSA, PIANO RILANCIO LAMPEDUSA E ACCOGLIENZA - Un ''grande piano di rilancio di Lampedusa e di accoglienza per i profughi, sperando e contando sull'aiuto dell'Europa''. E' quello di cui si e' parlato stasera nel vertice a palazzo Grazioli presieduto dal premier Silvio Berlusconi, secondo quanto riferito da uno dei partecipanti, il ministro della Difesa Ignazio La Russa. ''Un piano di rilancio di Lampedusa e della Sicilia - ha detto - che vede nel presidente del Consiglio la persona piu' impegnata e motivata: a trascinato noi che siamo siciliani, figuriamoci gli altri''. Parlando poi di come evitare che in futuro l'isola continui ad essere presa d'assalto dai migranti, il ministro della Difesa ha ribadito che ''c'e' l'ipotesi di trovare gli accordi che c'erano con la Tunisia, con la Libia, che ci sono con l'Egitto, e ripristinarli. Poi c'e' la legge che dice che se arrivano immigrati clandestini, non profughi, devono essere rimpatriati''.


MICCICHE': LAMPEDUSA SARA' LIBERATA, VIA A PIANO DI RILANCIO - L'isola di Lampedusa "sarà liberata domani" dalle migliaia di migranti che vi sono sbarcati grazie all'intervento delle navi che li trasporteranno in vari centri sul territorio nazionale. Lo ha ribadito il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega al Cipe, Gianfranco Micciché, parlando con i giornalisti all'uscita da palazzo Grazioli dove è in corso un vertice sull'emergenza immigrazione. Il governo ha messo a punto per l'isola di Lampedusa, assediata da settimane da migliaia di extracomunitari, "un piano di compensazione e di rilancio". lo ha detto il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega al Cipe, Gianfranco Micciché, parlando con i giornalisti all'uscita da palazzo Grazioli dove è in corso un vertice sull'emergenza immigrazione. "Il presidente Berlusconi - ha affermato Micciché - è fortemente convinto di volersi spendere per Lampedusa e il ministro dell'Economia sta valutando i costi delle misure necessarie". Il sottosegretario non è entrato nel merito di queste misure, sottolineando che verranno annunciate domani dallo stesso Berlusconi, ma si è detto "molto soddisfatto". Il rilancio dell'isola, comunque, ha sottolineato, "passerà attraverso iniziative riguardanti sia le infrastrutture, sia l'ambiente, sia il turismo, sia il piano culturale". Micciché ha parlato di misure necessarie "anche perché - ha aggiunto - il problema non è solo Lampedusa, dove per questa stagione non si vedrà più un turista perché tutti hanno disdetto, ma anche altre aree della Sicilia. Perfino le Eolie, che si trovano dall'altra parte, stanno risentendo di questa situazione".
Maroni: da inizio anno 21.725 dalla Tunisia, contributo Europa zero virgola. 'Se l'isola non si svuota avremo una bomba pronta ad esplodere'. E' intanto l'allarme lanciato dall'assessore alla salute della regione Sicilia Russo.

H. CLINTON, INVIATO ONU A TRIPOLI PROPORRA' ESILIO - Il segretario di stato americano Hillary Clinton ha detto al termine della conferenza di Londra sulla Libia che un inviato dell'Onu andrà presto a Tripoli per chiedere al leader libico Muammar Ghedafi di porre in atto un vero cessate il fuoco e per discutere con lui l'opzione di andare in esilio. "Non sono sicura sul quando vedremo un cambio di atteggiamento in Gheddafi e in chi lo circonda", ha detto la Clinton: "Come sapete ci sono molti contatti in corso e, come ha detto la Lega Araba, Gheddafi ha perso legittimità come leader".

CDM SLITTA A GIOVEDI' MATTINA ALLE 9.30 - Il Consiglio dei ministri convocato per domani mattina per affrontare la crisi dell'immigrazione, slitta a giovedì alle 9.30. Secondo quanto riferito da fonti di governo, il rinvio è dovuto a impegni del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, inerenti sempre alla situazione di Lampedusa.
"Tenuto conto degli impegni del Presidente del Consiglio per la situazione di Lampedusa - silegge in comunicato diffuso da Palazzo Chigi - il Consiglio dei Ministri, già convocato per mercoledì 30, è rinviato a giovedì 31 marzo alle ore 9,30".

NAPOLITANO, A LAMPEDUSA SITUAZIONE INACCETTABILE - Giorgio Napolitano considera la situazione che si è creata a Lampedusa "inaccettabile" e fa appello a tutte le regioni affinché aiutino l'isola siciliana accogliendo gran parte degli immigrati sbarcati nei giorni scorsi a Lampedusa in nome "di un spirito di coesione e solidarieta".

"A Lampedusa si deve intensificare, come già si sarebbe dovuto fare nei giorni scorsi, l'afflusso dei mezzi necessari per portare via gran parte delle persone sbarcate nei giorni scorsi. L'Italia, le singole regioni italiane, non possono dare uno spettacolo di incertezza e divisioni come si rischia di dare. Non ci può essere una regione che accetta di accogliere una parte degli immigrati e un'altra regione che dice di no". Lo afferma il presidente della Repubblica giungendo ad Ellis Island (oggi museo dell'immigrazione) rinnovando il proprio appello "allo spirito di coesione e solidarietà che non deve mancare in questo momento".

Il problema dell'afflusso di immigrati sulle coste italiane dal Nord Africa "non è solamente nostro ma dell'intera Europa" per questo "abbiamo bisogno di politiche univoche sia sull'immigrazione che sull'asilo politico, e speriamo che tutto cio" sia possibile nelle prossime settimane", ha dichiarato Napolitano in un'intervista rilasciata negli Stati Uniti a Maria Bartiromo di CMBC.

BOSSI, SOLUZIONE? 'FORA DA I BALL' - "L'Europa deve intervenire presto". La Lega Nord rinnova la richiesta di aiuto all'Unione Europea per l'emergenza immigrati a causa della crisi in Nord Africa. L'isola di Lampedusa è al collasso e il flusso di immigrati non diminuisce, motivi in più perché - spiega Umberto Bossi ai cronisti a Montecitorio - "l'Unione Europea intervenga presto".
"Fora da i ball". Bossi usa un'espressione dialettale lombarda e risponde così ai cronisti a Montecitorio che gli chiedono quale sia la soluzione per l'emergenza immigrati a Lampedusa a causa dell'esodo dal Nord Africa. "Si troverà una soluzione, se troviamo qualcuno con cui parlare", aggiunge il leader del Carroccio facendo riferimento agli accordi con la Tunisia.

MALMSTROM A ITALIA, NO A RESPINGIMENTI DI MASSA - Il commissario Ue agli affari interni, Cecilia Malmstrom, mette in guardia l'Italia dal ricorrere ai respingimenti di massa per arrestare il flusso di immigrati dalla Tunisia. "Sono in contatto giornaliero con le autorità italiane - ha detto il commissario all'ANSA - e so che a Lampedusa stanno per arrivare alcune navi per il trasferimento degli immigrati. E' chiaro - ha aggiunto in riferimento all'ipotesi di un'azione di forza per rispedire gli immigrati in Tunisia - che non possono essere respinte le persone che hanno bisogno di protezione e richiedono asilo".

"L'Italia ha molte risorse messe a disposizione della Ue. Le deve solo usare". Malmstrom respinge le critiche di chi chiede alla Ue ancora più risorse. "Dai fondi per i rimpatri volontari e per i rifugiati a quelli per la gestione delle frontiere e per l'integrazione dei cittadini dei Paesi terzi - ha spiegato il commissario Ue all'ANSA - l'Italia è uno dei principali beneficiari. Deve solo usare questi soldi", ha concluso Malmstrom.

PASTI PER 4.200, IN 2.000 NON MANGIANO - Lampedusa accoglienza, la società che per contratto gestisce l'accoglienza dei migranti in arrivo a Lampedusa, distribuisce 4.200 pasti al giorno. Nell'isola al momento ci sono 6.200 immigrati, dunque 2.000 persone non mangiano. A denunciarlo in conferenza stampa è stato il sindaco di Lampedusa, Dino De Rubeis.
REGIONE, LAMPEDUSA E' BOMBA - "Se domani l'isola non si svuota perché non arrivano le navi a Lampedusa avremo una bomba pronta ad esplodere". Lo dice l'assessore alla Salute della Regione siciliana, Massimo Russo, in conferenza stampa a Lampedusa con il coordinatore dell'ufficio regionale sull'isola, l'assessore regionale Gianmaria Sparma, e gli ispettori sanitari.
Se non arriveranno le navi promesse dal governo c'é un serio rischio per la tenuta dell'ordine pubblico a Lampedusa, dove lunedì è stato bloccato il porto e oggi è occupato il consiglio comunale. Lo dice il coordinatore dell'ufficio della Regione sull'isola, Gianmaria Sparma.

CEI: RICONOSCERE IMMIGRATI COME CITTADINI - Il riconoscimento degli immigrati come "cittadini", portatori "di diritti e di doveri", è un traguardo che non può essere "ulteriormente dilazionato". Lo sostengono i vescovi italiani riuniti a Roma nel Consiglio Episcopale Permanente, che oggi hanno dedicato la loro giornata di lavori alla discussione sui tempi proposti dalla prolusioni di ieri del cardinale presidente Angelo Bagnasco. "Sulla delicata questione dell'immigrazione, la pace e l'accoglienza risultano strettamente collegate - si legge in una notra del portavoce della Cei, mons. Domenico Pompili -: ci si apre all'una, solo se si è aperti anche all'altra. La necessità di una nuova stagione di inclusione sociale che porti al riconoscimento degli immigrati come cittadini, soggetti di diritti e di doveri, è un obiettivo che non potrà essere ulteriormente dilazionato".

NUOVI ARRIVI IN TENDOPOLI MANDURIA - E' giunto alla tendopoli di Manduria il primo blocco di pullman, in tutto una dozzina, con a bordo gli immigrati trasferiti da Lampedusa a Taranto a bordo della nave 'Catania' della flotta Grimaldi. Nel centro di accoglienza si sta provvedendo alla sistemazione degli immigrati, tutti tunisini. La tendopoli resta un cantiere aperto: proseguono infatti sia il montaggio delle tende che le opere di sbancamento e di sistemazione del terreno per evitare che, in caso di pioggia, il campo si allaghi. Nella notte non si è vista traccia di ronde improvvisate che erano state annunciate ieri da alcuni cittadini che sostavano nelle vicinanze del campo. Ciò anche perché è stato rafforzato il dispositivo di sicurezza e di vigilanza anche attorno alla tendopoli da parte delle forze dell'ordine, coadiuvate anche dal Corpo forestale dello stato; pattuglie hanno svolto servizio di controllo anche nella cittadina di Manduria. Secondo voci non confermate, la notte scorsa solo tre immigrati sarebbero riusciti a fuggire dalla tendopoli, approfittando del buio.

Problemi alla tendopoli di Manduria in relazione alla presenza di donne che sono in tutto 16, quattro delle quali in stato di gravidanza. Le donne si sono rifiutate di scendere dal pullman chiedendo di rivedere i loro mariti e di poter restare con loro. Ma, a quanto pare, nel campo non sarebbe previsto che donne e uomini stiano in una stessa tenda. Sull'autobus, dopo alcuni minuti di attesa, sono saliti tre immigrati per convincerle a scendere, ma la situazione rimane di stallo. Due immigrati stanno valutando con i responsabili della tendopoli la possibilità di trovare una soluzione.

SINDACO TRAPANI, TENDOPOLI E' PAZZIA - "Mi chiedo dov'é il nord del Paese. Noi non possiamo farci carico di un problema nazionale". Lo dice il sindaco di Trapani, Mimmo Fazio, che dice "no" alla tendopoli a Kinisia. "Non si poteva individuare un luogo più inidoneo. E' una pazzia - aggiunge -: vorrei sapere cosa possono fare 800-1000 persone durante la giornata in un'area dove non c'é assolutamente nulla". Fazio lamenta, inoltre, il fatto che "finora abbiamo avuto in Comune soltanto informazioni informali e, pertanto, informalmente vi dico che, già da venerdì, dovrebbero arrivare i primi immigrati". Il sindaco di Trapani propone "una distribuzione equa sul territorio nazionale per due ragioni: limitare l'impatto sulla popolazione e, nel contempo, garantire servizi migliori agli immigrati".

SCHIFANI, EUROPA FACCIA LA SUA PARTE - "La logica che vorrebbe delegare solo a chi è in prima linea, come l'Italia, la gestione della questione dell'immigrazione dall'Africa, non è condivisibile e non è accettabile". Lo ha detto il presidente del Senato, Renato Schifani, intervenendo ad un convegno economico promosso dal Pdl, dove ha chiesto all'Europa di fare la sua parte e "non limitarsi ad assistere all'emergenza".
"L'Europa - sostiene Schifani - deve prevenire i problemi ed affiancare con aiuti economici e politiche concrete gli Stati e le realtà territoriali più coinvolte. Nessuno può permettersi di girare lo sguardo dall'altra parte". "La questione dell'immigrazione, la questione di Lampedusa, appartiene all'intera Europa" insiste il presidente del Senato, secondo il quale "siamo davanti ad un evento storico e l'Europa deve far sentire la sua voce". "Lasciare spazi di incomprensione tra cittadini del posto ed immigrati o, peggio, far percepire a chi vive in un territorio esposto in prima linea, come Lampedusa, la sensazione di precarietà o insicurezza - avverte il presidente del Senato - é un rischio serio, da scongiurare senza incertezze". "Lampedusa va restituita ai lampedusani" afferma Schifani, che sottolinea come di fronte ad un'emergenza "così grave" e "di fronte a tanti disperati, circa 20 mila dall'inizio dell'anno, oltre a quelli che continuano ad arrivare in numero sempre crescente, il Paese tutto e unito sta cercando di dare risposte efficaci e solidali". "Non sono consentiti - sostiene Schifani - egoismi e rivendicazioni di parte. Così come le nostre regioni hanno già dato la loro disponibilità, anche l'Europa deve muoversi senza incertezze e ritardi". L'Europa, conclude la seconda carica dello Stato, "dev'essere protagonista, insieme agli Stati nazionali, di un piano organico in grado di guardare lontano".
(Ansa)