Politica

Premier Conte incontra i vice e poi sale al Colle: “Ripartire con chiarezza”

ROMA, 29 MAGGIO – Giro di colloqui in mattinata per il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, che ha incontrato i vicepremier e si è poi recato al Quirinale; si è trattato dei primi faccia a faccia post-europee con le altre principali cariche istituzionali, necessari per programmare l’agenda di governo delle prossime settimane e dei prossimi mesi. I leader di Lega e M5S non si sarebbero però incrociati, poiché il ministro dell’interno sarebbe andato via da Palazzo Chigi almeno mezz’ora prima dell’arrivo del capo politico pentastellato.

Conte ha successivamente dichiarato di aver avuto lunghi e proficui colloqui sia con Salvini sia con Di Maio, scambiando alcune opinioni e valutazioni in merito agli esiti dell’ultima consultazione elettorale, sulla nuova composizione del Parlamento Europeo e sulle procedure di nomina dei nuovi vertici istituzionali a Bruxelles. Il confronto, definito “serio ed approfondito”, è servito inoltre ad operare una ricognizione delle varie misure politiche con cui potrebbe essere rilanciata l’azione di governo: “Ho raccolto le indicazioni di entrambi i vicepresidenti sulle misure che stanno più a cuore alle rispettive forze politiche e per parte mia ho riassunto le varie iniziative e i vari provvedimenti che giudico assolutamente strategici per il bene del Paese” – ha infatti sintetizzato il premier in una nota, per poi aggiungere che il “governo del cambiamento” deve ancora completare buona parte del suo programma. “Ho elaborato un’agenda fitta di misure e provvedimenti da attuare che ci impegnerà per il resto della legislatura” – ha concluso Conte, spiegando di aver chiesto ad entrambi i sottosegretari di accelerare confronti e valutazioni del caso nell’ambito dei rispettivi partiti, al fine di “ripartire già nei prossimi giorni con chiarezza di intenti e determinazione di risultati”.

Mentre è atteso per questa sera il vertice tra Di Maio e i parlamentari stellati, Salvini ha incontrato le figure di spicco del suo partito subito dopo il colloquio col premier, recandosi a Montecitorio per aggiornare i deputati leghisti sulle prossime strategie politiche. Il ministro degli interni ha comunque assicurato che la maggioranza, almeno per il momento, resterà compatta, senza alcuna velleità di rottura dell’alleanza con il MoVimento, a meno che tra i 5 Stelle non dovesse prevalere la linea dura su tutte le misure che stanno più a cuore alla Lega. “Qualora fra loro prevalesse la linea della barricata e del no ad ogni costo, allora valuteremmo cosa fare. Nel frattempo io preferisco lavorare” – ha dichiarato Salvini ai cronisti presenti nel piazzale di Montecitorio. A chi invece chiedeva, più nello specifico, cosa accadrebbe in caso di crisi di governo e se effettivamente converrebbe al Carroccio che i cittadini tornino alle urne, il vicepremier ha ribadito di non augurarsi alcuna crisi: “Vogliamo lavorare per altri quattro anni, nonostante teoricamente dovrei spingere per andare a votare, dato che ora raddoppierei i voti e i parlamentari. Io, però, vorrei soltanto continuare a lavorare bene come abbiamo lavorato in questi primi nove mesi di governo. Se poi dovesse trascinarsi l’atteggiamento che i nostri alleati hanno tenuto nelle ultime settimane e che considero soltanto una parentesi” – ha concluso – “allora non ci starei”.


Francesco Gagliardi


Fonte immagine: today.it