Politica
Premier Conte: firma il nuovo Dpcm. Ecco cosa cambia, il dettaglio delle nuove restrizioni
ROMA 13 OTT - Firmato nuovo dpcm Anti Covid: limiti a movida, feste vietate a casa 'raccomandate' non piu' di 6 persone, alt a calcetto Bando alle feste private al chiuso o all'aperto e "forte raccomandazione" a evitare di ricevere in casa, per cene o altre occasioni, più di sei familiari o amici non conviventi.
Sono le principali novità del nuovo dpcm firmato nella notte, che sarà in vigore per i prossimi trenta giorni. Ristoranti e bar dovranno chiudere alle 24 ma dalle 21 sarà vietato consumare in piedi. Vietate le gite scolastiche e gli sport amatoriali di contatto come il calcetto. Mascherine obbligatorie ovunque non si sia soli con le eccezioni già in vigore, e consigliate anche in casa se si ricevono persone non conviventi. A matrimoni e funerali al massimo 30 persone. Ieri 4.619 nuovi contagi, in calo, e 39 morti, in aumento, con quasi 20 mila tamponi in meno. Dalle Regioni un parere condizionato e alcune richieste di chiarimento.
ECCO IL DETTAGLIO DELLE RESTRIZIONI
LE MISURE SUL TAVOLO Stop a sport di contatto amatoriali, palestre aperte Il nuovo decreto sul Covid vieterà lo sport di contatto a livello amatoriale ma le palestre resteranno aperte. Lo precisano fonti di governo.
Sospese gite scolastiche. Matrimoni e feste al chiuso con 30 partecipanti Saranno sospesi viaggi di istruzione e gite scolastiche. Saranno consentite al chiuso le feste solo se collegate a cerimonie civili e religiose con un massimo di 30 partecipanti.
Raccomandazione: in casa non più di sei non conviventi e con mascherina Non solo evitare le feste: in casa il decreto raccomanderà di non ricevere più di sei persone non conviventi, siano esse amici o parenti, e di indossare con gli ospiti esterni la mascherina. E' quanto spiegano fonti di governo, in vista delle nuove misure del governo.
Locali chiusi alle 24, dalle 23 si consuma solo seduti "I locali, ristoranti, pasticcerie e bar, chiuderanno alle 24 e dalle 23 si potrà solo consumare ai tavoli. Non in piedi davanti al locale". E' quanto deciso dal governo, a quanto si apprende da fonti di Palazzo Chigi. Sì a mense, catering, asporto e consegne a domicilio.
Sì a mense e catering, consegna a domicilio e asporto. Lo prevede la bozza del nuovo decreto anti-Covid. "Continuano a essere consentite le attività delle mense e del catering continuativo su base contrattuale, che garantiscono la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro, nei limiti e alle condizioni di cui al primo periodo - si legge - Resta anche consentita la ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico-sanitarie sia per l'attività di confezionamento che di trasporto, nonché la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze dopo le ore 21 e fermo restando l'obbligo di rispettare la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro".
Niente didattica a distanza per le scuole superiori La didattica a distanza non è prevista dal Dpcm su cui sta lavorando il governo, neppure per gli istituti superiori. E' quanto spiegano le fonti. Ad avanzare la proposta di tornare alla dad per le scuole superiori erano state alcune Regioni.
Limitato l'accesso dei parenti nelle Rsa "L'accesso di parenti e visitatori a strutture di ospitalità e lungo degenza, Residenze sanitarie assistite (Rsa), hospice, strutture riabilitative e strutture residenziali per anziani, autosufficienti e non, è limitata ai soli casi indicati dalla direzione sanitaria della struttura, che è tenuta ad adottare le misure necessarie a prevenire possibili trasmissioni di infezione". Lo prevede la bozza del decreto.
Teatro, cinema e concerti; massimo 1.000 persone all'aperto, 200 al chiuso "Gli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche e in altri spazi anche all'aperto sono svolti con posti a sedere preassegnati e distanziati e a condizione che sia comunque assicurato il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro sia per il personale, sia per gli spettatori che non siano abitualmente conviventi, con il numero massimo di 1.000 spettatori per spettacoli all'aperto e di 200 spettatori per spettacoli in luoghi chiusi, per ogni singola sala. Restano sospesi gli eventi che implichino assembramenti in spazi chiusi o all'aperto quando non è possibile assicurare il rispetto delle condizioni di cui alla presente lettera. Le regioni e le province autonome, in relazione all'andamento della situazione epidemiologica nei propri territori, possono stabilire, d'intesa con il Ministro della salute, un diverso numero massimo di spettatori in considerazione delle dimensioni e delle caratteristiche dei luoghi", si legge nella bozza.
Sport, in stadi e palazzetti massimo 15% capienza "Per gli eventi e le competizioni sportive degli sport individuali e di squadra riconosciuti dal Comitato olimpico nazionale italiano (Coni), dal Comitato italiano paralimpico (Cip) e dalle rispettive federazioni, ovvero organizzati da organismi sportivi internazionali, è consentita la presenza di pubblico, con una percentuale massima di riempimento del 15% rispetto alla capienza totale e comunque non oltre il numero massimo di .1000 spettatori per manifestazioni sportive all'aperto e di 200 spettatori per manifestazioni sportive in luoghi chiusi, esclusivamente negli impianti sportivi nei quali sia possibile assicurare la prenotazione e assegnazione preventiva del posto a sedere, con adeguati volumi e ricambi d'aria, a condizione che sia comunque assicurato il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro sia frontalmente che lateralmente". E' quanto si legge ancora nella bozza di decreto elaborata dopo il confronto con le Regioni.
Conte: non ci sarà un nuovo lockdown generale "Escluderei un nuovo lockdown. Lo diciamo a ragion veduta", dice il premier Giuseppe Conte a Taranto, dopo un incontro in Prefettura e subito rimanda agli importanti impegni di oggi: la cabina di regia con le regioni, i comuni e le province in vista del nuovo Dpcm con le nuove misure anti contagio da Covid che potrebbe essere licenziato nella tarda sera di oggi o entro domani. "Abbiamo lavorato proprio per prevenire un nuovo lockdown generalizzato. Nel frattempo - sottolinea il presidente del Consiglio - abbiamo rafforzato le strutture ospedaliere, la risposta del sistema sanitario. Siamo molto avanti, facciamo un numero di test impressionante. Addirittura, con l'ultima circolare del ministero della Salute potremo ridurre anche la quarantena dai 14 giorni iniziali. Abbiamo anche la possibilità di introdurre nuovi test, ancora più rapidi". "Insomma, abbiamo adottato una serie di misure ed abbiamo un sistema di monitoraggio molto sofisticato. Se proprio questa curva dovesse continuare a risalire - anticipa Conte - prevedo qualche cosiddetto lockdown molto circoscritto territorialmente. Ma non siamo più nella condizione di intervenire in modo generalizzato sul territorio nazionale o su ampie aree del territorio". E per quanto riguarda le nuove misure anti contagio da presentare agli italiani, "cercheremo di licenziare il Dpcm già stasera" ha detto, sempre a Taranto, il presidente del Consiglio dei ministri.
Speranza: "Norme approvate da Cts in una circolare" Le nuove prescrizioni sull'isolamento dei positivi al Covid e dei loro familiari decise ieri dal Comitato tecnico scientifico saranno inserite in una prossima circolare. Il ministro della Salute Roberto Speranza lo ha confermato nell'incontro con le Regioni sulle nuove misure di contenimento. Nel decreto attuativo ci sarà anche l'Autorizzazione all'uso dei test validati dalle autorità sanitarie nei Paesi G7. Quel che al momento emerge è che scende a 10 giorni la quarantena e per i positivi sarà necessario un solo tampone in uscita. (Rai News)