Predicare la morale oggi è diventato “bigotto”. Il Vangelo non passa!
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Gesù non pensa come pensa il mondo né quello di ieri né quello di oggi che ha abolito ogni regola di santa moralità sul matrimonio. Oggi i farisei gli chiedono se è lecito a un marito ripudiare la propria moglie. (Ripudio è uguale divorzio). Al tempo di Mosè, un solo caso era ammesso: se il marito avesse trovato qualcosa di vergognoso nella moglie, ovvero il tradimento con un altro uomo. Al tempo di Gesù, ogni pretesto dell’uomo era diventato motivo di ripudio. Gesù non entra in merito alle diverse visioni. Va direttamente nel cuore di Dio e della sua visione.
Se Gesù fosse partito dal cuore dell’uomo e dalla sua durezza, di certo avrebbe risposto che è lecito. Invece Lui parte dal cuore del Padre suo, dalla sua volontà, così come essa è stata rivelata fin dalle origini. Non solo dice qual è stata la volontà di Dio fin da principio. Dice anche che oggi Dio non ha modificato quella volontà, neanche la può modificare, perché con quella volontà l’uomo è stato creato, quella volontà è divenuta natura dell’uomo. L’uomo secondo Dio, secondo il Padre, è questo e non un altro. Maschio e femmina li creò. Ogni stato, ogni nazione, ogni legge può modificare come e quando vuole questo disegno, ma una cosa non potrà mai fare, modificare la natura delle cose.
La natura ha le sue leggi e nessun uomo mai potrà negarle. Se il Padre così vuole, così dovrà essere. I farisei vorrebbero rendere legge divina il divorzio. Gesù risponde loro che questa non è la volontà del Padre suo. Lui non ha creato un uomo e una donna con unione solo fisica. Ha creato l’uomo e la donna perché divenissero una unità di natura, un solo corpo, una sola carne, una sola vita, un solo alito, un solo respiro. Il matrimonio secondo Dio non è un contratto umano. È una vera creazione. La creazione è nella natura. Creata la natura, mai potrà divenire un’altra natura. Non sarebbe la natura creata da Dio. Oggi predicare la morale è diventata una questione da bigotti. Un tizio disse un giorno: Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno mai.
Vangelo XXVII Domenica del Tempo Ordinario Mc 10, 2-16, forma breve 10, 2-12
Dal vangelo secondo Marco
[In quel tempo, alcuni farisei si avvicinarono e, per metterlo alla prova, domandavano a Gesù se è lecito a un marito ripudiare la propria moglie. Ma egli rispose loro: «Che cosa vi ha ordinato Mosè?». Dissero: «Mosè ha permesso di scrivere un atto di ripudio e di ripudiarla».
Gesù disse loro: «Per la durezza del vostro cuore egli scrisse per voi questa norma. Ma dall'inizio della creazione (Dio) li fece maschio e femmina; per questo l'uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due diventeranno una carne sola. Così non sono più due, ma una sola carne. Dunque l'uomo non divida quello che Dio ha congiunto».
A casa, i discepoli lo interrogavano di nuovo su questo argomento. E disse loro: «Chi ripudia la propria moglie e ne sposa un'altra, commette adulterio verso di lei; e se lei, ripudiato il marito, ne sposa un altro, commette adulterio».]
Gli presentavano dei bambini perché li toccasse, ma i discepoli li rimproverarono. Gesù, al vedere questo, s'indignò e disse loro: «Lasciate che i bambini vengano a me, non glielo impedite: a chi è come loro infatti appartiene il regno di Dio. In verità io vi dico: chi non accoglie il regno di Dio come lo accoglie un bambino, non entrerà in esso». E, prendendoli tra le braccia, li benediceva, imponendo le mani su di loro.