Politica
Precari: nessuna stabilizzazione per la Regione Puglia
BARI, 24 GENNAIO 2015 - Nonostante la legge nazionale consentisse alle Regioni di stabilizzare le situazioni di precariato all'interno della Pubblica Amministrazione, l'intervento della Regione Puglia è stato dichiarato "Incostituzionale" da parte del Governo, che ne ha deliberato il dietrofront immediato.
A dare la notizia il primo tra i consiglieri regionali a promuovere la stabilizzazione di chi lavora da anni nella Pubblica Amministrazione pugliese, ma di anno in anno, di contratto in contratto, l'assessore al Lavoro, Leo Caroli. L'assessore si dichiara stupito per questo rinvio al mittente: "Sono molto stupito, abbiamo solo applicato una Legge del Stato che diceva care Regioni se avete dei precari, stabilizzateli, per cui se è anticostituzionale la nostra Legge lo è anche quella dello Stato" spiega.[MORE]
Dure critiche arrivano dall'opposizione, in particolare da Forza Italia Puglia, che denuncia come il governo regionale fosse stato già avvertito sull'eventualità di un rifiuto da parte delle alte sfere. Nel frattempo, si fanno sempre più gravi le condizioni di chi lavora in settori "strategici" della Pubblica Amministrazione.
Nell'ultima conferenza Stato-Regioni, la Puglia è riuscita a ottenere un primo accordo per gli operatori sanitari: in attesa che si possano attivare i contratti a tempo indeterminato (che dovrebbero scattare a partire dal 2015), i dirigenti sanitari potranno già da ora provvedere a prolungare i contratti a tempo determinato per i lavoratori della Regione Puglia.
La conferma arriva dal consigliere Filippo Caracciolo, che invita: "(...) Presidente della Regione Puglia e all’Assessore Regionale alla Sanità Donato Pentassuglia di farsi portavoce di alcune istanze: informare in tempi stretti i Direttori Generali delle ASL Pugliesi; offrire una linea di indirizzo univoca per i Direttori Generali delle ASL Pugliesi che dovranno prevedere immediatamente la proroga dei contratti; di dare un indirizzo celere affinché provvedano nel più breve tempo possibile alla indizione delle procedure concorsuali riservate".
(Foto ilquotidianoitaliano.it)
Annarita Faggioni