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Ppe attacca Renzi: "Le regole vanno rispettate". Il premier: "Non accettiamo morale da nessuno"

STRASBURGO 3 LUGLIO 2014 - Dopo il discorso del premier Matteo Renzi, che ha aperto ieri il semestre europeo a guida Italia, e che è stato pronunciato davanti ai membri del parlamento di Strasburgo, sono arrivati gli attacchi da parte del leader dei popolari, principale gruppo presente al Parlamento europeo, Manfred Weber: "I debiti non creano il futuro. Lo distruggono. Si dice di dare più flessibilità, ma sarebbe la strada sbagliata", "L’Italia ha il 130% di debito, dove li prende i soldi?".[MORE]

Nel corso della sessione plenaria del Parlamento europeo Weber ha poi continuato riferendo in merito alla necessità che vi siano dei tempi da rispettare: "Più tempo per riforme?", ha detto Weber "Ma abbiamo già dato più tempo per le riforme alla Francia e le promesse non sono state rispettate. Come possiamo essere sicuri che le riforme verranno fatte? Cosa diciamo al Portogallo, alla Spagna, all'Irlanda, loro che hanno fatto sacrifici, se diamo più tempo a Francia e Italia? E' solo perchè sono piu' grandi?""Le regole ci sono per essere rispettate", ha concluso Weber.

Non si fa attendere la replica di Renzi, che duramente afferma: "Se Weber parlava a nome della Germania, gli ricordo che proprio in questa sala, nella scorsa presidenza italiana, ci fu un Paese cui non solo fu concessa flessibilità ma anche di violare i limiti ed essere oggi un Paese che cresce". "Saremo felici di fare del nostro semestre un’occasione di discussione ma chi brandisce l’arma del pregiudizio sull’Italia sbaglia, è un atteggiamento da respingere al mittente. Non accettiamo lezioni di morale da nessuno", ha dichiarato il premier.

Nella serata di ieri, poi, tornando sull'argomento alla trasmissione televisiva "Porta a Porta", Renzi ha affermato: "Non mi fanno paura i cani da guardia in Germania o in Italia, se avevo paura di beccarmi insulti e morsi andavo a fare un’altra cosa. Mi sono messo in testa di cambiare questo paese". 

(Foto dal sito abc.net.au)

Katia Portovenero