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POTENZA, 9 AGOSTO 2014 – Omicidio-suicidio nel potentino, a San Fele, dove vive la famiglia coinvolta. Vito Tronnolone, di 56 anni, ha ucciso la moglie Maria Stella Puntillo, di 57 anni, i due figli, Luca, di 32 anni e Chiara, di 27 anni, con una pistola calibro 38 che poi avrebbe utilizzato per suicidarsi.
"Ho ammazzato tutti e ora mi ammazzo anch'io": alla base del gesto la disabilità del figlio
‹‹Ho ammazzato tutti e ora mi ammazzo pure io›› questo è l’ultimo messaggio lasciato da Vito alle sorelle, che vivono in Toscana, attualmente sotto shock e in viaggio vero San Fele. Secondo una prima ricostruzione, l’uomo, residente in Toscana da circa un anno, era tornato nella sua dimora familiare in Basilicata ma un forte dolore, probabilmente la vista del figlio Luca che era disabile, è stato alla base del folle gesto.
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La pista seguita è quella dell'omicidio-suicidio
Il comandante Milone, intervenuto sul posto, si sta muovendo sulla pista della disabilità come motivazione per il gesto, oltre che su quella dell’omicidio-suicidio, affermando ‹‹siamo intervenuti e abbiamo trovato quattro morti: verosimilmente si tratta di un omicidio-suicidio››. Intanto, nel paesino sono tutti sconvolti, compreso il sindaco, Donato Sperduto, che si è già recato nella dimora e ha parlato con gli investigatori.
Erica Benedettelli
[immagine da qn.quotidiano.net]