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POTENZA, 24 OTTOBRE 2014 - Si conclude la prima fase dell'inchiesta delle forze dell'ordine di Potenza sul caso di malasanità della donna morta in seguito a un'operazione. Il caso era partito da un'intercettazione telefonica: in una conversazione, un medico si era dichiarato pentito per la morte dell'anziana, ritenendosi tra i responsabili dell'accaduto. Il fatto era accaduto ben un anno prima.[MORE]
Omicidio colposo e cooperazione nel delitto colposo
Questi sono i reati che l'accusa contesta alle tre persone arrestate oggi: si tratta di due medici che erano presenti al momento dell'operazione (tra cui l'uomo intercettato all'inizio delle indagini) e del direttore dell'unità operativa del San Carlo. Secondo chi indaga, i medici avrebbero commesso un errore con "condotte colpose nell'operato dei medici che avevano espletato l'intervento"(fonte Adnokronos) spiegano gli inquirenti.
Le forze dell'ordine avevano prima ascoltato gli operatori sanitari dell'ospedale, poi erano passati all'intercettazione, dopo la diffusione della telefonata da parte di una testata giornalistica locale.
Per il momento, alcuni reparti del San Carlo restano quindi chiusi, in attesa di nuovi accertamenti da parte della Procura di Potenza. Il nuovo responsabile della struttura, Maglietta, ha assicurato: "(...)nel rispetto assoluto dell'operato della magistratura, a prendere in tempi rapidissimi tutti i provvedimenti necessari per chiudere nel migliore dei modi questa vicenda" (fonte Adnokronos).
(Foto sarc118.it)
Annarita Faggioni