Posticipo di Serie A: il Napoli vince e consolida il terzo posto
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NAPOLI, 14 MARZO - Ennesimo testa coda di questo weekend di campionato, Parma-Napoli, alla luce degli altri risultati della ventinovesima giornata, si presentava come partita decisiva per entrambe le formazioni ed occasione importante per rilanciare le proprie ambizioni, rispettivamente, di salvezza e di scudetto.
Si comincia subito con due brividi per il Napoli, entrambi provocati da uno scatenato Palladino, che in un minuto arriva al tiro due volte, la prima il pallone finisce a lato, la seconda è attento De Sanctis.
È un ottimo avvio per il Parma, che sfrutta le insicurezze iniziali dei partenopei, forse ancora un po’ contratti per gli ultimi risultati non brillanti. Ma poco a poco, il Napoli comincia a prendere le misure all’avversario, con i difensori che sono in costante anticipo.[MORE]
Tuttavia, proprio mentre il Napoli sembra aver preso le redini del gioco, arriva il goal del solito Palladino: 28’, calcio d’angolo per il Parma, rinvio corto di Cavani e palla che s’impenna appena dentro l’area; il napoletano giallo-blu si coordina e libera un destro a volo imparabile.
La sfida è vivace, ma tecnicamente poco raffinata, con le due formazioni che pressano molto alte, impedendo lo sviluppo del gioco; e anche il campo, molto scivoloso, non favorisce lo spettacolo. Il primo tempo termina con poche occasioni nitide, deciso, per ora, da un episodio.
Nell’intervallo lo squalificato Mazzarri deve aver urlato ininterrottamente per quindici minuti, perché i suoi giocatori escono dagli spogliatoi con altro spirito e altra voglia, e in un quarto d’ora ribaltano la partita.
Al 52’, serpentina di Lavezzi e palla al centro, su cui si avventa Hamsik, sbucando da dietro la difesa, agevolato però da una netta posizione di fuorigioco (stavolta, a fine partita, dopo le polemiche innescate nelle settimane scorse dalla coppia De Laurentis-Mazzarri, sarà il Dg Leonardi a lamentarsi per gli arbitraggi). Il pareggio scatena anche i molti tifosi napoletani arrivati in Emilia, che adesso invocano la rimonta completa.
Hamsik, indemoniato, non si lascia pregare: al 56’ approfitta di un buco centrale del Parma per imbeccare Lavezzi, che brucia il marcatore e anticipa il portiere in uscita.
È evidente che il pocho, per quanto a volte possa irritare con i suoi atteggiamenti e con la sua poca fame di goal, proietta la sua squadra verso un livello più elevato: è la sua imprevidibilità che è mancata al Napoli delle ultime giornate.
Al 58’ l’episodio che chiude in anticipo la gara: Galloppa alza troppo il piede, colpendo Hamsik addirittura in pieno petto. Intervento involontario ma rosso comunque inevitabile per la pericolosità del gesto.
Eppure, anche in dieci il Parma ha il merito di non demordere, cercando di sfruttare tutte le palle inattive che riesce a guadagnarsi: il rientrante Giovinco, seppur non ancora al meglio fisicamente, spaventa con un paio di calci piazzati.
I gialloblu si scoprono troppo però quando attaccano e vengono graziati solo da un Napoli troppo sciupone, che sfrutta malissimo in contropiede le praterie lasciate indifese dagli avversari.
Infine, dopo tanti sprechi, a tre minuti dal termine arriva il goal della sicurezza: imbarazzante disattenzione della stanca difesa parmigiana, che libera male. Ne approfitta Maggio, che a velocità doppia si presenta solo in area e supera Mirante.
Il Napoli vince e approfitta dei mezzi passi falsi di Milan e Inter per rilanciarsi nella corsa scudetto: intanto anche al Tardini si alza il coro de “O’ surdato nnammurato”.