Cultura e Spettacolo
Portato a termine in Vaticano il lavoro di restauro de "La Resurrezione" di Pericle Fazzini
Roma 15 aprile 2012 - L’aula delle udienze generali Paolo VI, nota a i più come Aula Nervi, in Vaticano ospita, dal 1977, l’opera in bronzo di uno dei maggiori scultori italiani del ‘900, Pericle Fazzini, un bronzo di 20 ml x 7 x3 rappresentante Cristo che risorge dalla morte.
L’opera dello scultore nativo di Grottammare, di alto valore culturale e religioso, per la sua collocazione nel luogo forse più visitato del Vaticano e per essere al centro di ogni ripresa televisiva, anche in Mondovisione, in partenza dalla Sala, è senz’altro da definirsi tra le più note che la popolazione del mondo abbia occasione di conoscere; ma poiché gli effetti del tempo hanno lasciato il segno anche su questa meravigliosa scultura che con la sua presenza qualifica ed identifica la sala delle udienze pontificie e così il Governatorato dello Stato della Città del Vaticano ha attivato e curato, sotto il controllo della direzione dei Musei Vaticani, un pregevolissimo lavoro di restauro conservativo operato materialmente dalle maestranze della Fonderia d’Arte 2000.[MORE]
Prima di procedere all’inizio dei veri e propri lavori di restauro, finanziati da sponsor privato come S.E. il Card. Giovanni Laiolo ha sottolineato, la Facoltà di Architettura della Seconda Università di Napoli ha curato tutta una serie di indagini strumentali utilizzando tecniche ed analisi originali ed uniche nel suo genere.
La perfetta riuscita del lavoro di restauro è stata celebrata con una affollata conferenza – stampa e con la contemporanea uscita di un volume a cura di Giulia Pezzella ( Resurrezione – Fucina di Fede ) attraverso il quale si è voluto non solo testimoniare il complesso e delicato valore del restauro come tale, ma anche offrire un contributo allo studio dell’opera e del suo autore.
La conferenza stampa, presieduta da S. E. il Cardinale Giovanni Lajolo, Presidente emerito della Pontificia Commissione per lo Stato della Città del Vaticano e Presidente emerito del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano, è stata introdotta dalle allocuzioni di S.E. mons. Paolo De Nicolò, Reggente della Casa Pontifica e della Prefettura Vaticana, dell’Arch. Carmine Gambardella, Preside della Facoltà di Architettura Luigi Vanvitelli della Seconda Università di Napoli, del Prof. Saverio Carillo, curatore scientifico del volume cui sopra abbiamo accennato, dal Dott. Gianluigi Linchi, Responsabile del Progetto Editoriale e del Piano di Comunicazione, di Antonio Del Giudice, responsabile del Restauro e del Dott. Antonio Paolucci, Direttore dei Musei Vaticani ed è stata moderata dall’intervento del Dott. Mario Tosatti, vaticanista, giornalista e scrittore.
Tutti gli oratori hanno particolarmente sottolineato il valore storico dell’intervento e la sua perfetta riuscita, auspicando che l’intervento di sponsors privati sia sempre più frequente al fin di consentire alla Santa Sede la conservazione di beni di interesse universale e non soltanto patrimonio della collettività cattolica.
(notizia segnalata da andrea gentili)