Cronaca

Pornografia su internet: attenzione all'anoressia sessuale

LECCE, 31 OTTOBRE 2011 - La pornografia online facilmente accessibile per tutti è diventata la prima porta alla sessualità per molti adolescenti. Gli adolescenti prima di sapere che cosa è un rapporto intimo con un altro essere umano, sperimentano un sesso virtuale che può rapidamente condurre a ciò che gli esperti chiamano l'anoressia sessuale.[MORE]

Secondo gli esperti persone sempre più giovani si lamentano di problemi di eiaculazione (precoce, ritardata, impossibile), l'incapacità di essere eccitati in compagnia di veri e propri partner o avere v ere erezioni. Questi giovani provengono da culture diverse hanno livelli di istruzione diversi, religioni, atteggiamenti, valori e diete diverse, ma tutte hanno in comune due cose: l'ampio uso di pornografia online e un bisogno sempre crescente di materiale porno sempre più estremo.

Un articolo della rivista Psychology Today ha riportato un sondaggio condotto nel febbraio scorso dalla Società Italiana di Andrologia e Medicina Sessuale medica (Siam) di un campione di 28.000 uomini sotto i 25 anni che frequentano siti pornografici. La conclusione di questa indagine è stata che la pornografia on-line, e soprattutto la facilità di accesso e l'esposizione che ne risulta, può creare lo stesso tipo di dipendenza e disturbi come la tossicodipendenza, il gioco d'azzardo patologico e il sadomasochismo. Secondo l'urologo Carlo Foresta, direttore del SIAMS il sondaggio ha evidenziato il graduale e devastante effetto a cui sono sottoposti i giovani sotto osservazine che vivono una estrema sessualità con modalità on line anziché con le persone reali. Il problema inizia con reazioni sempre più deboli ai siti porno, seguita da una generale diminuzione della libido fino alla fine, senza per ultimo potere avere un'erezione. Il Dr- Foresta ha sottolineato che il 70% dei giovani che frequentano la clinica per curare i loro problemi delle prestazioni sessuali hanno usato la pornografia on line eccessivamente, passando ore al giorno per guardare i siti porno.

I forum che trattano la salute sono pieni di storie che confermano questa affermazione.
Per esempio, un giovane ha scritto: "ho 25, mi masturbo dall'età di 13 anni e uso il porno online da 14 anni. Nel corso del tempo, avevo bisogno di eccitarmi ancora di più, avevo bisogno di più fantasia, fino a quando non posso più avere un'erezione senza toccarmi. E 'stato sempre più difficile avere un'erezione o di mantenerla, soprattutto durante il sesso reale ".

Recenti ricerche sul fenomeno della dipendenza, hanno evidenziato la riduzione o la perdita di libido e le prestazioni sessuali si verificano perché gli utenti carichi di porno online intorpidiscono la normale risposta del piacere da parte del cervello. Tutto a causa della dopamina, la sostanza chimica rilasciata dai neuroni nel cervello.Sia il desiderio sessuale che le erezioni si verificano attraverso i segnali inviati dalla dopamina.
Le cellule nervose che la producono, attiva i centri del sesso dell'ipotalamo, che a sua volta attiva i centri erettile nel midollo spinale, che a loro volta inviano impulsi nervosi ai genitali. Questa è la corrente di impulsi nervosi in grado di mantenere l'erezione.  La ricerca nel campo delle dipendenze hanno dimostrato che la troppa stimolazione dalla dopamina ha un effetto paradossale. Il cervello perde la sua capacità di rispondere ai segnali di dopamina, una condizione che si verifica con tutte le dipendenze, siano essi chimici o naturali. In alcuni utenti sovraccarichi del porno on-line, la risposta alla stimolazione della dopamina diminuisce in modo che possano raggiungere l'erezione gettando sempre nuove e sempre più dosi di dopamina via Internet .

Anche la Chiesa è intervenuta per cercare di arginare il fenomeno della pornografia su internet minacciando di ritirare gli investimenti fatti ritirare i milioni che ha impiegato in società di internet a meno che non si frenare la pornografia on line. La decisione è stata presa dopo la condanna di Vincent Tabak per aver ucciso Yeates Joanne che era un normale visualizzatore di siti web di pornografia hardcore.

Fortunatamente, secondo Giovanni D’Agata, componente del Dipartimento Tematico Nazionale “Tutela del Consumatore” di Italia dei Valori e fondatore dello “Sportello dei Diritti” questo tipo di dipendenza può essere trattata. Si tratta semplicemente di mettere al bando i siti di navigazione, chat room, o anche riviste porno e preferire la lettura di altro. A dire degli espert i primi segni di ripresa potranno essere visibili in soli sei mesi .


(notizia segnalata da giovanni d'agata)