Politica

Pontida, Salvini all'attacco: "Mai schiavi, neanche di Berlusconi. Lunga vita a Putin"

PONTIDA , 18 SETTEMBRE – Ne ha per tutti Matteo Salvini. A margine del suo intervento conclusivo al raduno nazionale della Lega Nord, a Pontida, il leader del Carroccio ha così aperto il suo discorso: «Se qualcuno pensa che il futuro della Lega sia ancora quello di un partitino servo di qualcun altro, di Berlusconi o di Forza Italia, ha sbagliato a capire. Noi non saremo più schiavi di nessuno. Noi accordi al ribasso non ne faremo con nessuno». [MORE]

Usando toni duri il segretario della Lega ha spiegato di voler cambiare il Paese a modo suo. «Non voglio tornare al 4% - ha detto - per portare 20 parlamentari di cui non me ne faccio un cazzo. Voglio cambiare questo Paese, ma alle nostre condizioni, senza il cappello in mano e firmando con il sangue ogni accordo politico. Se ti chiami Scajola, stai con Alfano, Fini e Verdini. Non con me. Se voi volete questa gente, cercate un altro segretario federale». Poi, riferendosi alla convention di Stefano Parisi, senza citarlo direttamente, Salvini ha parlato di «congressi mummificati».

«Si vince - ha proseguito- se siamo uniti, se si discute dove si deve discutere, non portando in piazza le paturnie». «Chi va su Facebook a rompere le palle- ha aggiunto - o a fare le pulci al segretario di sezione è fuori».

Il leader della Lega è poi passato ad attaccare l’Unione Europea. «Prima ci liberiamo dall'Europa dei massoni e delle banche, poi ognuno decide come fare – ha affermato - Questo Paese sta insieme solo come aveva detto il genio di Gianfranco Miglio: con il federalismo, con l'insieme delle diversità». «V********o a Bruxelles e a tutti gli euroburocrati», ha proseguito.
Salvini si è poi detto orgoglioso degli accordi con la Le Pen: «Sono orgoglioso di aver fatto accordi con Marie Le Pen, gli austriaci ma anche con Putin. Questa è la strada poi ognuno vedrà. Perché se oggi vado a bussare a Roma mi risponde un usciere o al massimo Renzi. Il vero nemico è a Bruxelles».

«Lunga vita a Putin – ha concluso - ce ne fossero come lui, avremmo meno terroristi in giro, dobbiamo andare a Bruxelles e riprenderci le chiavi di casa nostra».

[foto: ilgiornale.it]


Antonella Sica