Cronaca

Polemiche tra Grasso e Ingroia sui meriti di Berlusconi nella lotta alla mafia

FIRENZE, 15 MAGGIO 2012- Hanno fatto discutere le parole di elogio del Procuratore nazionale antimafia, Piero Grasso, al governo Berlusconi, per l'impegno contro la mafia e in particolare per alcune leggi che hanno agevolato la confisca dei beni mafiosi e le sue critiche alle preferenze politiche manifestate da Antonio Ingroia. Le dichiarazioni rilasciate da Grasso al programma di Radio 24 “La Zanzara” hanno sollevato un polverone, riscontrando l'immediata e risentita replica del magistrato siciliano.

Antonio Ingroia, che nel 2011 a un convegno del Partito dei Comunisti Italiani (PdCI) di Oliviero Diliberto aveva suscitato clamore dichiarando «Un magistrato deve essere imparziale quando esercita le sue funzioni, ma io confesso che non mi sento del tutto imparziale. Anzi, mi sento partigiano, sono un partigiano della Costituzione», ha criticato in un’intervista rilasciata al programma “Un giorno da pecora” su Radio2 le posizioni di Grasso. «Un premio a Berlusconi per la lotta del suo Governo – si è domandato Ingroia con velata ironia – contro la mafia? Non diamo meriti a chi non ce li ha ». [MORE]

Ingroia ha rigettato le accuse di politicizzazione lanciate nei suoi confronti da Grasso, precisando che risulterebbero molto più “politiche” le dichiarazioni del Procuratore distrettuale antimafia.

Su un suo futuro impegno in politica, nelle fila di un partito di centrosinistra o della sinistra radicale, Antonio Ingroia ha così risposto«Non credo. Ma non posso privarmi in anticipo di quello che è un diritto costituzionale».

Davide Scaglione