Politica
Polemica in Regione per il nuovo Commissario di Vigilanza
L'AQUILA, 12 LUGLIO 2014 - Non si fermano le polemiche dalla nomina di Mauro Febbo a nuovo Commissario per la Vigilanza per la Regione Abruzzo. Secondo il Movimento Cinque Stelle, Febbo sarebbe completamente inidoneo al ruolo che gli è stato appena assegnato.
Secondo l'opposizione, l'ex assessore sarebbe stato nominato non per le sue capacità nel controllo e nella gestione della Regione, ma in un'ottica di spartizione delle poltrone tra gli ex della Giunta Chiodi. L'ex assessore sarebbe stato infatti votato bipartisan sia da Forza Italia che dal Partito Democratico.[MORE]
L'accusa sarebbe che si voterebbero gli esponenti più importanti delle commissioni solo per motivi di anzianità, più che di effettive capacità. La cosa sarebbe emersa anche in un'altra situazione analoga, tanto che il Movimento Cinque Stelle aprirebbe la polemica parlando di un "copione che si ripete".
"Già in precedenza - spiega il consigliere pentastellato Gianluca Ranieri - la cordata Chiodi-D'Alfonso aveva già provveduto ad una spartizione degli incarichi ,all’interno dell’Ufficio di Presidenza, tenendo fuori il Movimento 5 Stelle nonostante il suo ruolo di principale forza di opposizione. Con l’elezione del Consigliere Febbo di Forza Italia, quale Presidente della Commissione di Vigilanza, il copione è tornato a ripetersi ancora una volta".
Soddisfazione, invece, arriva dal PD, precisamente dalle parole di Monticelli: "L’obiettivo è quello di mettersi a lavoro fin da subito, convinto che tanto debba essere ancora fatto in merito visto che, ad esempio, abbiamo una legge regionale di qualche anno fa legata ai finanziamenti europei che deve necessariamente essere integrata e modificata". Insomma, una scelta per avviare subito nuove iniziative.
Fonte: Abruzzo Independent
Annarita Faggioni