Cronaca

Poker: da oggi legale il Cash game e lo Stato si sfrega le mani

PISA, 18 LUGLIO-   Importanti novità per gli amanti del poker e affini: da oggi, su internet si potrà accedere al Poker cash e a tutti i giochi presenti all’interno di un casinò. Non si tratta di una novità assoluta, ma di un’innovazione rispetto al sistema precedente. [MORE]

Fino a ieri, infatti, gli utenti della rete potevano accedere alle cosiddette “poker room” legali, e sfidare gli altri giocatori in rete, servendosi una sorta di “gettone” prepagato.La differenza consiste nel fatto che da oggi, ci sarà la possibilità di puntare soldi “cash”. Tutto sarà quindi libero da vincoli, fino ad una quota massima di 1.000 euro per ogni sessione di gioco. La puntata di ingresso, in precedenza, aveva un valore massimo di 250 euro.

La liberalizzazione fa parte del c.d. "Decreto Abruzzo" del 2009, ideata dal Ministero del Tesoro allo scopo di trovare fondi dopo il terribile terremoto. Adesso si è rivelato un buon sistema per rimpinguare le gracili casse dello Stato,   come è accaduto già in molte altre nazioni tra cui Stati Uniti, Francia, Svizzera. Secondo le prime stime circolate in rete, a beneficiare maggiormente dei tavoli verdi on-line appena liberalizzati, sarà proprio lo Stato, o meglio, le “casse statali”. In molti infatti si sono sbilanciati anche sulle cifre: lo Stato, attraverso i vari poker, black jack, roulette, dadi e simili, potrebbe incassare circa 20 miliardi di euro all’anno, stando alla previsione degli esperti del settore. Fermo restando gli eventuali abili e fortunati giocatori di casinò del web, i quali potranno a loro volta vincere notevoli cifre, ma anche, inevitabilmente, rimettere i loro soldi. 


Cesare Guerreschi, psicoterapeuta e presidente della società italiana di intervento sulle patologie compulsive (Siipac) ha dichiarato: “Lo Stato deve assumersi prima di tutto la responsabilità di un’indagine statistica seria per capire la situazione reale sulla dipendenza da gioco, senza delegare a holding e gestori”. Una vera e propria frecciatina dello specialista, considerato che in passato le indagini sulla dipendenza da gioco sono state effettuate da soggetti non proprio disinteressati e imparziali, come Monopoli di Stato e Sisal.

 Davide Scaglione