Pizzo: minore paga per incolumita', tre ordinanze per coetanei
Entra nel nostro Canale Telegram!
Ricevi tutte le notizie in tempo reale direttamente sul tuo smartphone!
CORATO, 9 DICEMBRE - Nelle prime ore del giorno, i carabinieri della Stazione di Corato hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del Tribunale per i Minorenni di Bari, su richiesta della Procura, a carico di tre minori ritenuti responsabili di estorsione aggravata nei confronti di un loro coetaneo. Quest'ultimo infatti, minacciato di atti di violenza ai suoi danni e talvolta anche percosso, sarebbe stato costretto a consegnare ai tre denaro in contante. [MORE]
I provvedimenti sono scaturiti dalla prosecuzione di una complessa attivita' d'indagine che ha preso origine dalla denuncia presentata a giugno dalla vittima. Secondo gli investigatori il terzetto, in una prima occasione, avrebbe minacciato il coetaneo di picchiarlo se non avesse consegnato loro 200 euro. Dopo pochi giorni, il malcapitato avrebbe pagato quanto richiesto. A distanza di circa due settimane il ragazzo era stato nuovamente avvicinato dai tre che, dopo averlo strattonato e maltrattato, chiedevano altri 300 euro che il malcapitato avrebbe "versato" dopo pochi giorni.
I fatti descritti si sarebbero verificati a maggio di quest'anno, periodo in cui anche le persone vicine alla vittima hanno avuto modo di appurare un cambiamento di umore. In un'occasione, in particolare, mentre passeggiava accompagnato, alla vista dei suoi aguzzini, veniva spontaneo al ragazzo irrigidirsi e pronunciare le parole "ho paura". Il modo di operare dei tre ragazzi, peraltro, sempre secondo gli investigatori, avrebbe evidenziato una certa dimestichezza con questo genere di cose: uno seduto su una panchina monitorava l'area circostante, mentre gli altri 2 ponevano in essere l'attivita' estorsiva vera e propria. La vittima, divenuta bersaglio elettivo del gruppetto, viveva ormai in un clima di terrore in quanto ben conosceva i soggetti incriminati e sapeva che non si sarebbero limitati alle semplici parole. Il piu' giovane dei tre e' stato sottoposto al collocamento in comunita', mentre per gli altri due e' stata disposta la misura cautelare della permanenza in casa