Politica

«Più dieta, messa male»: il disonorevole tweet di Gasparri contro la fan di Fedez

MILANO, 20 OTTOBRE 2014 - Maurizio Gasparri e Twitter, risultato: ennesima caduta di stile. Che il vicepresidente del Senato si abbandoni a commenti poco ortodossi è noto da tempo, vedi tweet sulla crisi dei treni “Italo” o la prima pagina che il Guardian gli regalò all’indomani della vittoria ai mondiali dell’Italia sull’Inghilterra.

 

I tweet tra Gasparri, Fedez e la fan

E se allora i casi passarono in sordina, non può accadere lo stesso quest’oggi. Ma procediamo con ordine. Il tutto nasce da un tweet del cantante Fedez che, dopo essere stato al centro di polemiche per aver scritto l’inno del Movimento 5 Stelle, ha preso posizione contro la manifestazione anti-immigrazione organizzata dalla Lega Nord a Milano domenica scorsa. Il rapper milanese aveva infatti postato una foto con un cartello riportante la scritta “#Stopinvasione della Lega NORD!”. Tweet che ha attirato le attenzioni di Gasparri che ha risposto: «Cioè questo coso dipinto ha avuto qualcosa da ridire?», alludendo evidentemente ai molti tatuaggi del cantante. Non soddisfatto Gasparri continua in lunga serie: «Indubbiamente quel #cosodipinto ispira pena, si fa orrore e si nasconde a se stesso». E ancora: «Uno che tratta così il suo corpo chissà come ha trattato il cervello, credo sia già una gioia non essere ridotti come lui».

Naturalmente, come spesso accade su Twitter, diversi i feedback a favore dell’una o dell’altra parte. A supporto di Fedez ecco il tweet di una giovane, tal “@mariapiatag”, che rivolgendosi a Gasparri scrive: «caro @gasparripdl il “coso colorato” è una persona pulita e umile, a differenza tua che sei sporco e telo credi perché sei deputato!!!». E tra botta e risposta, rimandi e punti esclamativi a gogò, ecco arrivare l’abissale “tonfo” politico ed educativo del poco “onorevole”, dato il caso, del senatore Gasparri, il quale, soffermandosi sull’aspetto fisico della ragazza, le risponde: «@mariapiatag meno droga, più dieta, messa male».

Roba da restare basiti, senza parole. Naturalmente non è così, e questa volta diremmo per fortuna, per il mondo del web che si è scatenato contro il vicepresidente del Senato. È arrivata anche la risposta di Fedez che sempre su Twitter ha così replicato: «Caro Gasparri, io sono sporco all’esterno ma giudicare le apparenze è l’atteggiamento tipico di chi è sporco dentro».

 

Il commento di Fedez su Facebook

Fuori dal virtuale mondo di Twitter, il rapper milanese ha anche postato un lungo commento sull’accaduto sul suo profilo Facebook: «Che il vice presidente del Senato Maurizio Gasparri mi insulti per il mio aspetto, esibendo un'ignoranza e dei limiti intellettuali imbarazzanti per un uomo nella sua posizione, mi importa poco. Non mi sorprende. Che l'Onorevole usi i medesimi metodi squallidi, prepotenti e vessatori nei confronti di una ragazzina però, mi fa sinceramente paura». Fedez ha poi usato parole quali «arroganza», «superbia», «mancanza di senso di colpa», riferendosi non soltanto a Gasparri ma in maniera più ampia ai cosiddetti “politici di mestiere”.

 

A supporto della ragazza vittima del tweet di Gasparri, il cantante ha scritto: «Voglio fare l'unica cosa concreta che mi sembra possibile: se MariaPia, la ragazza insultata dal Vice Presidente del Senato, decidesse di rivalersi tramite vie legali, io sarò felice di sostenere il costo dell'azione. Non per dispetto. Non per vendetta. Per ottimismo. Perché non ce la faccio più a leggere quotidianamente di queste persone». A conclusione del post, facendo riferimento al recente episodio di violenza accaduto a Napoli con un ragazzo di quattordicenni aggredito perché sovrappeso, Fedez ha scritto: «Serve a poco sdegnarsi e stupirsi dei ragazzini torturati negli autolavaggi e fare le campagne ministeriali anti bullismo. Io non ce la faccio a considerare un atto di violenza come qualcosa che non mi riguardi. Non è politica. E' solo buon senso».[MORE]

In realtà è proprio questo il punto. La politica non può essere scissa dal buon senso e non buon essere considerata avulsa dalla vita educativa, culturale e sociale di ogni cittadino, che sia esso senatore, cantante o semplice fan.

Giovanni Maria Elia