Estero
Pistorius libero su cauzione, il giudice nega pericolo di fuga
PRETORIA, 22 FEBBRAIO 2013- Il cellulare di Reeva Steenkamp non era stato controllato, la scena del delitto ha tutta l'aria di essere stata inquinata: non è tenero, il giudice Desmond Nair, con la polizia di Pretoria, rea di aver commesso queste e altre leggerezze durante le indagini sul caso Oscar Pistorius.
Al magistrato sudafricano bastano due ore, un'attenta lettura dei capi di accusa e delle tesi della difesa, per concedere all'atleta la libertà su cauzione; non ci sono estremi per una fuga, continua Nair, perchè difficilmente una persona con le protesi potrebbe condurre una vita normale dopo essere scappata. [MORE]
Non basta la replica dell' accusa, che ricorda di come un altro imputato particolarmente noto, Julian Assange, sia riuscito a fuggire e a trovare rifugio in un' ambasciata; la giuria è decisa, fissa la cauzione a circa 31.000 euro (250.000 rand), e ritira il passaporto a Pistorius, vietandogli di tornare a casa.
Il procuratore Nel, all'accusa, ha ricordato in ogni caso che la ricostruzione proposta dal corridore risulterebbe più che mai "improbabile"; ammette, però, che la dinamica del delitto potrebbe esser stata concepita la sera stessa, non progettata per settimane come aveva a lungo sostenuto negli scorsi giorni.
Un nuovo colpo di scena, insomma, dopo il sollevamento dall'incarico del detective Hilton Botha (rimosso ieri perchè indagato per un altro processo), il ritrovamento di steroidi, le reazioni contrastanti del giovane; per ora, in aula, resta la gioia della famiglia, e il supporto di alcuni fan di Pistorius, che fuori dal tribunale, nonstante tutto, attendono il loro beniamino al grido di "noi ti crediamo".
(immagine da: www.attual.it)
Simona Peluso