Pisa, offese contro studentessa senegalese a scuola: "Non si è mai vista una negra che prende 10"
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PISA, 18 MAGGIO 2015 – Messaggi razzisti a scuola ad una studentessa 14enne di origini senegalesi. E’ accaduto in un Istituto tecnico di Pisa. La vicenda ha avuto inizio un mese fa, quando la ragazzina ha cominciato a trovare nel suo diario lettere anonime recanti offese e minacce, oltre a quaderni e libri strappati. I fatti sono stati riferiti solo ora ai carabinieri dal padre della 14enne che ha sporto denuncia contro ignoti. [MORE]
«Non si è mai vista una negra che prende 10 a diritto», così recita uno dei messaggi offensivi contenuti nell’ultima delle sei lettere anonime ricevute dalla ragazza; 4 scritte al computer e due a mano, per le quali i carabinieri hanno già disposto una perizia calligrafica.
La ragazzina è considerata dagli insegnanti una delle migliori della classe, diritto è la sua materia preferita e da grande vorrebbe fare l'avvocato. «I miei voti sono abbastanza alti. A diritto ho il massimo perchè è una materia che mi piace e mi trovo bene con la professoressa», ha raccontato la 14enne al quotidiano Il Tirreno. Dopo la pubblicazione degli scrutini di aprile, la studentessa ha cominciato a ricevere minacce e insulti tra cui «non esiste che una negra possa diventare avvocato», come ha spiegato lei stessa.
Fermo il commento del preside della scuola, nella quale mai prima d’ora si erano verificati problemi di integrazione tra i ragazzi: «Purtroppo non siamo ancora riusciti a individuare gli autori di questo gravissimo episodio che è molto di più di una semplice ragazzata. Siamo convinti che ad agire siano state almeno due persone e se dovessimo scoprirle le puniremo duramente, finanche alla bocciatura».
La scuola aveva già cominciato ad indagare sui possibili responsabili non appena venuta a conoscenza dell'accaduto: «Abbiamo indagato subito, non appena si sono verificati i primi biglietti offensivi e razzisti, all'inizio di aprile. I docenti ne hanno parlato in classe ma non siamo riusciti comunque a individuare i responsabili. Siamo solo riusciti a capire che probabilmente non è stata una sola persona a prendere di mira la compagna di classe».
Il dirigente scolastico ha poi concluso: «E’ un fatto grave, proprio perché a sfondo razzista, e tanto più perché verificatosi in ambiente scolastico. Ed esemplari saranno le punizioni se i responsabili saranno individuati anche attraverso le indagini dei carabinieri. Due biglietti sono stati scritti a mano e attraverso una perizia calligrafica disposta dalla procura si potrebbe forse riuscire a capire chi è stato a scriverli. Di sicuro se arrivasse solo ora un'ammissione di colpa, sarebbe ben accetta ma comunque tardiva anche perché il danno procurato alla classe è comunque enorme per l'episodio razzista, per il fatto di essere stato reiterato nel tempo producendo da oltre un mese un clima di disagio in classe e nella ragazzina vittima degli insulti. Insomma, le eventuali semplici scuse non sarebbero più sufficienti».
[foto: radio24.ilsole24ore.com]
Antonella Sica