Cronaca

#PisaBookFestival, fiera delle passioni letterarie

PISA, 17 NOVEMBRE 2013 - L’editoria minore - ma solo per fatturato” - è approdata a pochi passi dai lungarni pisani. Al Palazzo dei Congressi di Pisa, da venerdì scorso sino alle venti di stasera, c’è infatti l’undicesima edizione del “Pisa Book Festival”.

Centocinquanta stand ospitano editori indipendenti provenienti da tutta Italia. Gli eventi in programma sono 200 (il programma completo su www.pisabookfestival.it). Quest’ anno la manifestazione ha come nazione ospite la Germania. Ieri sera, a supporto della manifestazione presso il Palazzo dei Congressi, ci sono state anche alcune iniziative presso le librerie pisane, rimaste aperte fino a tardi per il “Pisa book night”.

Il clima ancora mite, nonostante l’inverno alle porte, ha consentito anche incontri di tipo “serendipico” tra le luci soffuse delle strade pisane. A chi si fosse trovato a percorrere il centralissimo Corso Italia verso le 9 di sera, non sarebbe sfuggita ieri un’estemporanea arena open air nei pressi di una delle librerie di riferimento, la piccola ma culturalmente attivissima “Fogola”.

Lo scrittore Maurizio Di Giovanni, ospite oggi al Festival nel pomeriggio, seduto attorno a un minuscolo tavolo collocato fuori della libreria, ha dissertato in maniera estremamente colta e anticonvenzionale della narrativa che più si sente di consigliare al lettore in cerca delle suggestioni della carta stampata. L’autore di tanti romanzi “gialli” ambientati nella sua Napoli , “sportivamente” non si è soffermato sulla sua più recente creazione, “Buio”, che sarà presentata in anteprima al Pisa Book Festival.

De Giovanni ha dimostrato di essere un grande lettore, prima ancora che uno scrittore di successo, disquisendo con arguzia su Marquez, Kristòf, King, Carrisi, Marotta. Tra i presenti all’anticonvenzionale incontro, oltre agli attenti ascoltatori “libridinosi” , anche diversi “colleghi” di De Giovanni. Tra questi, Marcello Fois, che sempre oggi sara presente al book festival con il suo “L’importanza dei luoghi comuni”.

Viva i luoghi comuni, allora? Forse…Ma a Pisa, che fa parte delle “Città del Libro”, - un coordinamento che si propone dare ai festival del libro lo status di bene culturale – affermare “leggere è bello” non costituisce certo un luogo comune. [MORE]

RAFFAELE BASILE

foto r.b.