Politica
Pirellone, Passa la linea dura della Lega: Avviso di sfratto per Formigoni
MILANO, 14 OTTOBRE 2012 - Quando ormai pensava di aver superato anche quest'ultima bufera, il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, ha dovuto fare i conti con l'ala dura della Lega che, ieri mattina, a via Bellerio ha approvato la relazione del segretario Federale Roberto Maroni in merito alla situazione in Regione Lombardia e in cui si chiedeva di "potere fare coincidere il voto della Regione Lombardia con le elezioni politiche di aprile in un unico election day". Ciò ha scatenato l'ira di Formigoni che ha accusato la Lega di "aver violato gli accordi, sottoscritti solo giovedì scorso".
In particolare, ha sostenuto Formigoni, "Gli accordi presi con la Lega a Roma 36 ore fa erano diversi. Se Maroni ha cambiato posizione credo che ce lo spiegherà. Io sono pronto a farmi carico di questa chiarezza. Interrompere l'esperienza di governo della Regione Lombardia è un danno molto grave. Per ridurlo, in mezzo non deve passare troppo tempo: lo si abbrevi il più possibile".
Le modalità dello "sfratto" che diventerà esecutivo a seconda di come gli elettori, chiamati alle urne, si esprimeranno, sono state spiegate da Matteo Salvini, "la decisione di oggi verrà sottoposta a referendum il 20 e il 21 ottobre. Ci saranno 1.500 gazebo nelle piazze lombarde per chiedere ai cittadini se condividono la scelta di andare a votare in aprile e chi vorrebbero come governatore della Lombardia. I cittadini devono decidere se questo consiglio deve andare a casa o meno, non Formigoni". [MORE]
A tal riguardo, si è espresso anche il coordinatore del Pdl Ignazio La Russa. "La decisione della Lega mi stupisce: arriva due giorni dopo l'incontro tra Maroni, Formigoni e Alfano in cui si era escluso, per evitare di penalizzare la Lombardia, di anticipare la fine anticipata della Giunta. Mi viene da domandare a Maroni: cosa e' cambiato?", lo stesso procede, "Non vorrei che fosse una mossa per cercare di dimostrare che sono loro i 'veri' moralizzatori. Anche perche' gli assessori li hanno loro come li abbiamo noi. Eravamo abituati ad una Lega un po' piu' affidabile. A questo punto sarebbe opportuna una nuova riunione" tra Lega e Pdl per spiegare i motivi di questa scelta e se si tratta di una decisione irreversibile".
Su questi attacchi ha replicato Maroni con una nota, "L'intesa raggiunta nel corso dell'incontro a Roma con il segretario del Pdl, Angelino Alfano, riguardava esclusivamente l'azzeramento della giunta regionale della Lombardia e la realizzazione di una nuova legge elettorale regionale entro Natale, mentre non conteneva alcun riferimento alla durata della legislatura".
E sulla vicenda si è espresso anche il segretario del Pdl, Angelino Alfano, "Se la Lega dovesse mantenere la sua posizione, e' chiaro che la responsabilita' sulla scelta della data delle elezioni e' del presidente Formigoni". Alfano, aggiunge, "Siamo contrari ad ogni forma di accanimento terapeutico e pensiamo che il presidente Formigoni debba scegliere liberamente la data delle elezioni per il bene della Lombardia. La data non deve essere scelta per il bene del partiti, ma della Lombardia e in questo senso ci affidano alla responsabilita' e alla saggezza di Roberto Formigoni" Per il segretario del Pdl, "Il patto elettorale con la Lega è chiaro che riguardava tutte le regioni del Nord. La vicenda della Lombardia è molto specifica, noi siamo dell'idea che occorra occuparsi della Lombardia".
(Fonte: Adnkronos)
Rosy Merola