Pirellone, il Governo impugna la legge regionale chiamata diretta per i prof supplenti
Politica Lombardia

Pirellone, il Governo impugna la legge regionale chiamata diretta per i prof supplenti

sabato 16 giugno, 2012

MILANO, 16 GIUGNO 2012- Il "professore a chiamata", una delle colonne portanti del pacchetto "Crescilombardia", fortemente voluto dal governatore Roberto Formigoni e approvato, lo scorso aprile, dal Consiglio regionale della Lombardia, ha dovuto fare i conti con il governo Monti. Infatti, la legge che prevede il reclutamento diretto dei docenti supplenti, è stata impugnata dal consiglio dei ministri davanti alla Corte costituzionale. Per il governo, "il reclutamento diretto degli insegnanti da parte delle scuole lombarde eccede dalle competenze regionali e quindi sarebbe incostituzionale".

Naturalmente, la decisione della compagine di Governo è stata fortemente contestata dalla Regione Lombardia. Per l'assessore regionale all'Istruzione, Valentina Aprea, "L'impugnativa appare un atto di conservatorismo incomprensibile. Giunge dal governo il segnale di non volere alcun vero cambiamento nella scuola. Non vorremmo che questo governo finisse per restaurare un centralismo esasperato e irriguardoso della Costituzione. Devo dedurne che il governo non vuole parlare di merito e qualità nella scuola, lasciando inalterato il meccanismo di attribuzione degli insegnanti per graduatorie anonime che non sanno valutare il valore dei docenti e ha dimostrato da decenni di non funzionare". [MORE]

Aprea ha concluso aggiungendo che, "Regione Lombardia non si fa comunque intimidire: consentire alle scuole di scegliere gli insegnanti è un dovere che abbiamo nei confronti dei nostri cittadini". Dura l'opposizione, "Se la giunta avesse stralciato questo articolo dalla legge 'Cresci Lombardia', avrebbe evitato l'ennesima figuraccia a una Regione che ormai fa più notizia per i suoi problemi che per la sempre più presunta eccellenza", ha sostenuto il consigliere regionale pd Fabio Pizzul.

Come ha sottolineato Manuela Ghizzoni, del Pd, presidente della commissione Cultura della Camera, "Il consiglio dei ministri ha compiuto un atto importante per ristabilire il dettato costituzionale. La legge Formigoni stabilisce il reclutamento diretto dei docenti supplenti da parte delle scuole lombarde, in violazione dell'articolo 117 della Costituzione e in spregio delle graduatorie a esaurimento basate su requisiti oggettivi". Tuttavia, conclude Ghizzoni, "Resta sul tavolo il problema del precariato nella scuola che va affrontato di petto: una buona notizia sarebbe quella di provvedere alle 22mila immissioni in ruolo, previste nel piano triennale 2011-2013".

(Fonte: La Repubblica)

Rosy Merola


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