Politica
Pirellone, botta e risposta sulle spese tra Formigoni e il Pd
MILANO, 28 SETTEMBRE 2012 - In Regione Lombardia è scontro sulle spese, "Da noi la maggioranza è compatta, i cittadini sono soddisfatti. Siamo la Regione con meno trasferimenti dallo Stato e meno tasse ai cittadini e che forniamo i servizi migliori", ha affermato Roberto Formigoni, facendo un parallelo con la Regione Lazio, che prosegue, "Vogliamo sanzioni severe per i territori che non si adegueranno alle nuove norme. E vogliamo arrivare in tempi rapidi a una normativa unitaria per le spese dei gruppi e i costi delle nostre amministrazioni. Nel testo si prevede un deciso ridimensionamento delle assemblee regionali, con il taglio di 331 consiglieri su 1.111. Una riduzione molto significativa".
Tuttavia, l’opposizione non sembra condividere il pensiero di Formigoni, "La spesa per i quattro sottosegretari e i tre delegati del presidente che sfiora i due milioni di euro all’anno", così attacca il gruppo del Pd dal blog «Eccellente!». Nel blog si legge ancora, "La figura del sottosegretario esiste solo in Regione Calabria, che ne ha due, e in Regione Emilia Romagna, che ne ha uno. Il loro compenso in Lombardia è equiparato a quello di un presidente di commissione. E da noi hanno diritto anche a una segreteria composta da un responsabile e tre addetti, per una spesa complessiva annua di circa 184.000 euro. Che sono tecnicamente dei consulenti e che hanno diritto a un compenso massimo pari all’indennità dei consiglieri regionali, tra i 100 e i 120 mila euro . La dotazione di risorse e di personale non è definita ufficialmente, ma è noto che almeno Magnano,il "geometra di Arcore", avesse un ufficio all'interno di Palazzo Lombardia". [MORE]
Per il capogruppo democratico al Pirellone Luca Gaffuri, "Formigoni ha la possibilità di realizzare subito un taglio significativo, eliminando poltrone che sono state assegnate per equilibri politici e per compensare alcuni per la mancata elezione. C'è stato un voto del consiglio, a dicembre dell'anno scorso, che gli chiedeva di rinunciare a queste figure. È il momento giusto per dargli attuazione".
(Fonte, Corriere della Sera)
Rosy Merola