Cronaca
Pirellone, arrestato assessore di Formigoni: voto di scambio con la 'Ndrangheta
MILANO, 10 OTTOBRE 2012 - Bufera al Pirellone a seguito dell'arresto, questa mattina, del responsabile dell’assessorato alla Casa, Domenico Zambetti, 60 anni, a causa di un presunto acquisto di voti di scambio con la ’ndrangheta. Nello specifico, per il gip milanese Alessandro Santangelo, si configurano tre tipi di reati: "scambio elettorale politico-mafioso", "concorso esterno in associazione mafiosa" e "corruzione" con l’aggravante di aver agevolato la ’ndrangheta.
In merito allo scambio di voti, per Zambetti, l’accusa è di aver acquistato un pacchetto di 4.000 preferenze, decisivo per la sua elezione con 11.217 voti nelle regionali 2010, in cambio di 200.000 euro a due esponenti della ’ndrangheta, uno della cosca calabrese "Morabito-Bruzzaniti" di Africo (Giuseppe D’Agostino, gestore di locali notturni già condannato anni fa per traffico di droga nell’inchiesta sull’Ortomercato) e uno appartenente al clan "Mancuso" di Palmi.
Secondo gl'inquirenti, il gestore di negozi Costantino Eugenio, oltre ad aver attinto per il suddetto acquisto di voti all’hinterland milanese della famiglia "Barbaro-Papalia" di Platì, per la candidatura di Zambetti si sarebbe rivolto anche ad un bacino di preferenze nella disponibilità di Ambrogio Crespi, fratello di Luigi, ovverosia l’ex sondaggista di Berlusconi, a sua volta condannato nel dicembre 2011 in primo grado a 7 anni per la bancarotta Hdc. [MORE]
Secondo indiscrezioni, l'accusa sarebbe scattata a seguito di un’intercettazione ambientale, disposta dal pm Giuseppe D'Amico nell’automobile dei due ’ndranghetisti subito dopo l’incontro, avvenuto il 15 marzo 2011, tra uno di essi e Zambetti presso l'Associazione culturale milanese dell’assessore "Centro e Libertà". La suddetta intercettazione avrebbe documentato il pagamento appena avvenuto, da parte del politico ai boss, di una delle ultime tranches, pare di 30.000 euro, della somma pattuita. Come se non bastasse, l'assessore regionale alla Casa avrebbe addirittura fatto assumere la figlia di uno dei due ’ndranghetisti a termine all’Aler, l’ente case popolari, oltre ad aver promesso di far avere lavori a cooperative e ditte degli ’ndranghetisti.
Il suddetto arresto è un'ulteriore manifestazione di quanto si sia infiltrata la ‘ndrangheta nella politica del Nord Italia. Basti pensare che Zambetti, è il quinto assessore delle varie giunte di Formigoni a essere arrestato, prima di lui: Guido Bombarda (Formazione professionale), Piergianni Prosperini (Turismo), Franco Nicoli Cristiani (Ambiente, Commercio) e Massimo Ponzoni (Protezione civile, Ambiente).
(Fonte: Corriere della Sera)
Rosy Merola