Politica

Pineta di Giovino, anno zero come al solito

Riceviamo e pubblichiamo
CATANZARO, 13 APRILE 2015 - Da circa un mese la macchina mediatica - politica, che pubblicizzava la giornata della manifestazione di domenica scorsa (prima data il 22/3 poi rinviata), ha fatto intravedere, la “rinascita” della pineta di Giovino ed addirittura che l’amministrazione comunale avesse messo in piedi, dopo tanti anni di richieste da parte di tante associazioni, un serio progetto di riqualificazione dell’intera area. Tranquilli, al di là della bella giornata “ecologica”, di partecipazione, divertimento e sensibilizzazione, magari da replicare, di qualche minimo “lavoretto” effettuato, i fatti quelli concreti e di sostanza (a tutti quelli interessano), stanno a zero e per noi parlano le foto. Nulla o poco è cambiato. Così il Movimento Civico Catanzaro Marina.  [MORE]

Ci riferiamo, infatti alle dichiarazioni effettuate da esponenti dell’amministrazione, sia nel mese di marzo che nei primi giorni di aprile, che illustravano come in itinere, il completamento della staccionata in legno compresa fra il secondo e il terzo tratto della pineta di Giovino, di minuzioso piano di manutenzione e riqualificazione della pineta, con l’ausilio degli operatori del Consorzio di Bonifica Ionio catanzarese, di interventi di manutenzione e restyling delle recinzioni in legno della Pineta, di sinergia interistituzionale con il Comune, di esempio di collaborazione fra enti e istituzioni che può solo far bene al territorio. Ma le favole come si sa, durano poco e già nel corso delle scorse settimane, varie sono state le sdegnate segnalazioni, da parte di chi frequenta quotidianamente la pineta di Giovino, che ci comunicavano che quei lavori annunciati, in primis quelli riferiti alla realizzazione e completamento della staccionata, che dovrebbe impedire in modo definitivo l’entrata degli autoveicoli, dai “varchi” ancora esistenti non è stata affatto realizzata, né nel secondo tratto, né tantomeno nel terzo ed ultimo tratto ove la pineta risulta completamente “aperta” (vedi foto 1,2,3, 4), e che non era giusto che qualcuno, consideri i fruitori dell’area come una massa di cretini, che hanno le fette di prosciutto sugli occhi ed ancora gli anelli al naso. Le foto scattate d’altro canto sono eloquenti !. La verità è ben altra !.

Quei “piccoli” interventi di manutenzione e restyling delle recinzioni in legno è stato effettuato in minima parte e non in tutti i punti (vedi foto 5) !. Ma davvero l’amministrazione comunale pensa che “smantellando “ due “bagni”, si possa veramente riqualificare una intera area ?. In questi anni abbiamo sentito belle frasi e belle parole dai soliti mestieranti ed affabulatori della politica, ma di cose concrete effettuate, nisba, nulla, niente, nada. A meno che non si voglia far passare per riqualificazione dell’area, la realizzazione (da parte della precedente amministrazione) dei rainbow wais (sentieri arcobaleno), di pessima qualità (incapacità progettuale o altro ?) la cui vergogna, rispetto all’incredibile spesa effettuata, “solo euro 670.000,00” è sotto gli occhi di tutti (legno inadeguato e protettivo - impregnante mai “passato” alle strutture).

Tutto ciò che si è richiesto in questi anni non è mai stato realizzato: non l’area camper (sfumata con la rimodulazione dei Fondi Pisu), nè panchine per tutta la pineta (da Stella Maris al tratto finale limitante proprietà Di Tocco), né aree barbecue con fontanelle, né aree giochi - ludiche per bambini, né la potatura degli alberi (salvo la positiva parentesi Traversa, per l’inizio del secondo tratto), nè l’esproprio delle aree dei privati del secondo lotto, nè i percorsi sportivi attrezzati, né l’aumento delle aree gazebo (insufficienti) nè la definizione dell’intera recinzione - staccionata per impedire l’ingresso di mezzi di ogni tipo, né tantomeno l’illuminazione almeno di quei seicento metri del secondo tratto, quello più frequentato, non l’affidamento e soprattutto quella gestione dell’area, più volte richiesta ad una cooperativa di giovani con ricadute occupazionali (Serra San Bruno docet).

Ecco forse a fare ciò, ci poteva riuscire l’unico sindaco, peraltro non catanzarese, che aveva già dimostrato con i fatti e non con le vuote e vacue parole, di avere a cuore le sorti della Pineta di Giovino. Siamo di fronte quindi all’ennesima apparenza politica del “fare”, verbo abusato e mai concretizzato per la Pineta di Giovino. Ancora una volta quindi ci interroghiamo: quand’è che l’Amministrazione Comunale, metterà in piedi un progetto, serio, unico, completo ed omogeneo, per la riqualificazione della Pineta di Giovino, che possa portare alla “vera” nascita di un secondo Parco delle Biodiversità ?. Ma la “boutade” del trasferimento del mercatino del giovedì, non fa sperare nulla di buono e la dice lunga sui personaggi che ci amministrano e sulle operazioni mediatiche - politiche (e null’altro) messe in campo.

Notizia segnalata da: (Movimento Civico Catanzaro Marina )