Politica

Pieve e Refrontolo chiedono di poter usare i soldi in cassa per far fronte ai danni del maltempo

PIEVE DI SOLIGO/REFRONTOLO (TREVISO), 9 FEBBRAIO 2014- I danni provocati dal maltempo nel trevigiano sono stati notevoli. Così, i comuni di Pieve di Soligo e Refrontolo hanno chiesto di poter far fronte ai disagi provocati sul territorio attingendo direttamente dalle loro casse. Ma i vincoli del Patto di Stabilità lo impedirebbero.

“Abbiamo la disponibilità economica per intervenire lì dove servirebbe” spiega il primo cittadinno di Pieve di Soligo, Fabio Sforza “con opere che metterebbero in sicurezza il territorio e chi lo abita. Il mio Comune può contare su oltre tre milioni di euro in cassa, ma purtroppo i vincoli del Patto di Stabilità impediscono di utilizzare quei fondi. È paradossale essere penalizzati da un sistema che non premia chi, nel tempo, si è dimostrato oculato nella gestione del denaro pubblico: liberando le risorse, potremmo garantire maggior sicurezza alle nostre colline e alle strade che le attraversano”.

Anche la sindaco Di Refrontolo, Mariagrazia Morgan, lamenta l’impossibilità di agire tempestivamente. “Le risorse sono già limitate e per noi diventa difficile affrontare emergenze come quella che si è verificata in questi ultimi giorni. Il nostro è un territorio fragile e la tutela di chi lo abita è per noi fondamentale. Per quanto è possibile, contribuiamo alla manutenzione delle strade, anche quelle vicinali come quella di via Patrioti, dove si è verificato il recente smottamento e il conseguente cedimento dell’asfalto. Come Comune, ci siamo subito attivati per coordinarci anche con gli Enti superiori per avere un supporto: pur nelle difficoltà, intendiamo dare una risposta a ogni situazione e ci preoccupiamo di non lasciare mai soli i nostri cittadini”.

Federica Sterza

Foto www.1.citynews-trevisotoday.stgy.it

Nella foto: frana a Refrontolo

[MORE]