Pietro Grasso all'Ars: "Falcone e Borsellino erano dei fuoriclasse"
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PALERMO, 19 MAGGIO 2014 - A margine della manifestazione di inaugurazione della Giornata della Memoria, dopo l'intervento di Giovanni Ardizzone, presidente dell'Assemblea Regionale Siciliana, anche il presidente del Senato Pietro Grasso, presente in aula, ha tenuto un discorso di fronte agli studenti di sei istituti scolastici.[MORE]
Grasso ha voluto ricordare i giudici Falcone e Borsellino, uccisi dalla mafia nel 1992, definendoli "una coppia di persone molte piacevoli nella vita privata". "Si scambiavano continuamente battute, scherzavano tra loro sulla morte e Paolo gli diceva: "finchè sei vivo tu io sono tranquillo". Uno scherzo macabro, un’idea della morte sempre presente ma affrontata come noi siciliani sappiamo fare”.
“Falcone e Borsellino - ha continuato Grasso - erano dei fuoriclasse, e creavano invidia tra i colleghi perché quando qualcuno eccelle in una comunità mette in risalto le mancanze di altri. Il tribunale di Palermo era stato chiamato il palazzo dei veleni, ma oggi l’attualità ci porta a conoscere dialettiche, per usare un eufemismo, all’interno della magistratura che riscontriamo anche in altre procure al Nord Italia. Queste dialettiche ci sono sempre state e ci sono ancora oggi”.
Grasso ha poi anche affrontato il "problema italiano", quello che per il presidente del Senato è possibile individuare nelle corruzione: ”Tangentopoli, è stato un fenomeno molto diffuso, ha certamente prodotto dei cambiamenti nelle strutture della politica ma non ha mai eliminato del tutto questo fenomeno. Proprio per questo, il primo giorno che sono stato senatore, ho presentato un disegno di legge contro la corruzione, ma anche per colpire il riciclaggio del denaro sporco. Tutto questo pacchetto di reati vanno rivisti per dare degli strumenti ai magistrati e forze dell’ordine per reprimere questi fenomeni”. “Bisogna incentivare gli strumenti usati con successo con la criminalità organizzata internazionale, come le intercettazioni e i collaboratori di giustizia che hanno benefici se collaborano”.
Infine, parlando direttamente agli studenti, Pietro Grasso ha fatto un accenno al difficile tema del lavoro, dicendo: “Noi adulti dobbiamo aiutarvi a trovare lavoro nella nostra terra: oltre ai laureati oggi anche i diplomati sono costretti a emigrare, un fenomeno in aumento negli ultimi anni”.
(Foto dal sito formiche.net)
Katia Portovenero