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Piazza Affari, Resoconto della giornata (30/08/13): Siria e rischio allentamento Fed pesano su Borse

MILANO, 30 AGOSTO 2013 – Il mese d’agosto, per le principali Piazze europee si è concluso all’insegna del segno rosso. Infatti, i listini non riescono a scrollarsi di dosso i timori concernenti la vicenda siriana e la possibile inversione di marcia da parte della Fed. Così, a Milano, il Ftse Mib ha archiviato le contrattazione in flessione dell'1,32% a 16.682 punti. Sulla stessa lunghezza d’onda le Borse del Vecchio Continente: Cac 40 -1,32%, Dax 30 -1,12%, Ftse 100 -1,08%, Ibex 35 -1,68%.

Ha chiuso sotto la parità anche la borsa di Tokyo, con l’indice Nikkei a -0,53% a 13.388,86 punti percentuali, tirata giù dai titoli petroliferi, che risentono della flessione dei prezzi del petrolio. Infatti, sembra che per ora, i venti di guerra siriani abbiano smesso di infervorare il prezzo del petrolio. Si segnalano, tra gli energetici:, Inpex Corp (-1,98%), Japan Petroleum Exploration (-0,74%). Il più ampio Topix ha chiuso in contrazione dello 0,94% a 1.106,05. Sul fronte ameicno, in flessione – al momento della scrittura - anche Wall Street: il Dow Jones a -0,23% a 14.807 punti base e il Nasdaq a -0,68% a 3.596 punti. [MORE]

SGUARDO MACROECONOMICO - Restando negli USA, le buone rilevazioni odierne, preoccupano i listini del resto del mondo che vedono sempre più prossimo l'allentamento del QE. Infatti, l'indice Napm di Chicago ad agosto è aumentato, portandosi a 53 punti dai 52,3 punti di luglio (53 punti il consenso), mentre l'indice definitivo di fiducia dei consumatori statunitensi elaborato dall'Università del Michigan ad agosto si è assestato a 82,1 punti, in flessione dagli 85,1 punti di luglio. Invece, tornando ai dati nostrani, l'inflazione italiana di agosto è diminuita all'1,1% dall'1,2% di luglio ma è cresciuta dello 0,3% su base mensile. Per quanto riguarda la disoccupazione a luglio il dato è rimasto sostanzialmente stabile al 12% rispetto al mese precedente e in progresso di 1,3 punti percentuali nei dodici mesi. Cresce ancora la disoccupazione giovanile al 39,5% (+0,4%). Nell’Eurozona, il tasso di disoccupazione a luglio è rimasto al 12,1% per il quarto mese consecutivo. Invece, il tasso di inflazione si è contratto ad agosto fermandosi all'1,3% rispetto all'1,6% di luglio.

PIAZZA AFFARI – Lo spread Btp/Bund tedesco ha archiviato la seduta e il mese d’agosto in progresso a 255 punti base, col tasso sul decennale in crescita al 4,40%. A Milano, sul listino principale, in luce Telecom Italia che ha guadagnato il 9,36% a 0,5295 euro. Male tutto il comparto bancario del Ftse Mib: Ubi Banca -0,71%, Intesa Sanpaolo -0,87%, Bpm +0,31%, Bper -3,32%, Unicredit -1,88%, Mps -2,1%, Mediobanca -1,38% e Banco Popolare -3,32%. In progresso Saipem (+1,88% a 16,84 euro) e Snam (+0,28% a 3,54 euro). Segno meno per Finmeccanica (-0,51% a 3,87 euro). Salvatore Ferragamo (-1,93%, Exor (-2,27% a 25,84 euro), Mediaset (-2,57% a 3,104 euro), che vede qualche presa di profitto dopo i rialzi di ieri, Azimut (-3,22% a 16,25 euro), Mediolanum (-2,94% a 5,28 euro). [MORE]

PETROLIO – Si allenta la salita del prezzo del greggio. In giornata,i futures sul WTI ieri sono crollati di 3 USD e, nelle ore iniziali della seduta, si sono portati a quota 106,75 USD, lontani dai picchi di mercoledì, dove i timori di un'escalation militare in Siria hanno fatto sfiorare al petrolio un picco di 112,90 USD.

 

Rosy Merola