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Piazza Affari, Resoconto della giornata (29/11/13). Chiusura senza slancio per il Ftse Mib

MILANO, 29 NOVEMBRE 2013 – Senza brio l’ottava di settima per Piazza Affari. Il Ftse Mib, infatti, ha chiuso sotto la parità a 0,41% a 19.021 punti. In contrazione, ad eccezione del Dax (+0,19%) – anche gli altri listini europei: l'Ibex (-0,23%), il Cac 40 (-0,17%) e il Ftse 100 (-0,06%). Wall Street - oggi aperta solo per metà giornata - chiusura mista: in calo il Dow Jones (-0,08% a 16.084,74 punti), il Nasdaq (+0,37% a 4.059,89 punti), lo S&P 500 (-0,08% a 1.805,07 punti). Lo spread Btp-Bund ha terminato stabile a 236 punti base, col tasso sul decennale al 4,05%.

SGUARDO MACROECONOMICO – In Italia, atener banco, oggi, i dati sulla disoccupazione. In base alle stime dell’Istat, ad ottobre il tasso di disoccupazione resta ai massimi – registrando lo stesso valore di settembre – restando al 12,5%. Invece, su base annua l'aumento è stato di 1,2 punti. Inoltre, sempre ad ottobre, il numero di occupati, 22 milioni 358 mila, resta sostanzialmente stabile al mese precedente, mentre si contrae dell'1,8% su base annua. Preoccupa il tasso di disoccupazione giovanile (15-24 anni), che a ottobre è schizzato al 41,2%. [MORE]

E sui suddetti dati è intervenuto ministro del Lavoro, Enrico Giovannini: «I dati Istat diffusi oggi sul lavoro non sono sorprendenti. La stabilità di occupazione e disoccupazione è coerente con il quadro economico. I segnali di risveglio stanno accadendo ora». Giovanni ha poi puntualizzato: «La disoccupazione giovanile aumenta leggermente, nonostante i 15.000 posti di lavoro creati con gli interventi sull'occupazione giovanile. I dati sarebbero stati ancora peggiori senza questi interventi. I dati pur se negativi non sono sorprendenti. La stabilità ci fa sperare che l'occupazione possa aumentare. In fase di ripresa molte persone inattive rientrano nel mercato aumentando l'occupazione. Bisogna riattivare il mercato». Al lieve ottimismo del ministro, ha replicato il presidente, di Confindustria Giorgio Squinzi: «Beato lui». Sul fronte inflazione, a novembre frena ancora su base annua, con il tasso che si assesta allo 0,6% dallo 0,8% di ottobre. Il valore più basso da ottobre 2009. Per l'Istat, su base mensile, questo è il terzo calo consecutivo, con un -0,4%.

PIAZZA AFFARI – Sul listino principale, maglia rosa per Telecom Italia ( +4,51% a 0,718 euro). Tra i titoli del comparto bancario, in calo: Bper (-2,09%), Banco Popolare (-1,06%), Ubi Banca (-1,6%), Mediobanca (-1,49%), Intesa Sanpaolo (-0,56%) e Unicredit (-1,49%). Di misura sopra la parità, Bpm (+0,02%), Mps (+1,52% a 0,1868 euro). Fanalino di coda Saipem (-2,36% a 16,52 euro), Mediaset (-1,06% a 3,356 euro).

Rosy Merola