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Piazza Affari, Resoconto della giornata (26/09/13): Ftse Mib peggiore in Europa (-1,2%)
MILANO, 26 SETTEMBRE 2013 – L’incertezza politica - alimentata dai i vari botta e risposta dalle varie parti in causa – è poco gradito agli operatori finanziari. Così, Piazza Affari ha archiviato la seduta in coda a tutti i listini europei, con il Ftse Mib in flessione dell'1,2% a 17.872 punti, recuperando un po’ di terreno grazie all’apertura positiva di Wall Street. Chiusura mista per le consorelle europee: Cac 40 -0,21%, Dax -0,02%, Ibex +0,32% e Ftse 100 +0,21%. Per quanto riguarda le Borse asiatiche e dell'area del Pacifico: Tokyo ha archiviato in evidente progresso (+1,2%). In calo, Shanghai (1,5%), Taiwan (-1,2%), Hong Kong (-0,05%). Al momento della scrittura, Dow Jones ha chiuso a +0,10% a 15.288 punti base e il Nasdaq a +0,44% a 3.778 punti.
SGUARDO MACROECONOMICO - «Se nei prossimi giorni il Governo Letta dovesse cadere gli italiani nel 2014 si troverebbero a pagare 9,4 miliardi di tasse in più, 7,2 dei quali in capo alle famiglie. Gli italiani potrebbero subire una vera stangata, tra il ritorno dell'Imu sulla prima casa e l'aumento dell'Iva che scatterebbe dal primo gennaio». Lo ha affermato il segretario della Cgia, Bortolussi. E, dal mondo politico, oggi il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha respinto le richieste del Pdl di sciogliere le Camere definendo «un'assurdità parlare di un colpo di Stato in atto nei confronti dell'ex premier». Mentre, per Silvio Berlusconi «è in atto un'azione eversiva che stravolge lo Stato di diritto e la democrazia non c'è più». Intanto, dagli Stati Uniti sono stati diffusi i dati sulla disoccupazione, i quali hanno evidenziato che sono stati creati 345.000 posti di lavoro in più rispetto alle stime nei 12 mesi che si sono chiusi nel marzo 2013. Per il Dipartimento del Lavoro, sottolineando che il numero dei posti creati sara' probabilmente rivisto al rialzo rispetto ai 2,03 milioni di posti stimati nei 12 mesi che si sono chiusi in marzo.
PIAZZA AFFARI – Le tensioni politiche si sono fatte sentire sullo spread tra il Btp e il Bund tedesco, che sale a 250 punti base dai 241 di ieri, col tasso sul decennale in crescita al 4,33%. Mentre il differenziale della Spagna ha chiuso a 251 punti base col rendimento dei Bonos al 4,34%. Nell’asta odierna, il Tesoro ha collocato 8,5 miliardi di euro di Bot semestrali, a un tasso dello 0,781% dallo 0,886% di agosto. Sul Ftse Mib segno meno per i titoli bancari: Ubi Banca -2,34%, Intesa Sanpaolo -3,78%, Banco Popolare -3,41%, Unicredit -2,69%, Bper -3,25%, Mediobanca -1,75%, Mps -0,48% e Bpm -2,72%. Tonfo per Pirelli (-3,04% a 9,89 euro). In evidenza, Telecom Italia in progresso del 4,11% a 0,5955 euro e Autogrill (+1,38% a 12,49 euro).
Rosy Merola [MORE]