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Piazza Affari, Resoconto (14/02/14). Renzi rende euforico il Ftse Mib: +1,62%
MILANO, 14 FEBBRAIO 2014 – Come si era già intuito ieri, Matteo Renzi piace a Piazza Affari. Infatti, il Ftse Mib ha archiviato le contrattazione a +1,62% a 20.436 punti. Il cambio di guardia alla guida del paese viene visto dagli investitori – probabilmente – come una boccata di ossigeno per l’economia del Paese, ancora in evidente affanno. E lo stesso segnale viene anche dal termometro-spread tra Btp e Bund, che oggi ha chiuso la seduta in flessione a 200 punti base con il rendimento del decennale italiano al 3,68%. Sopra la parità anche le consorelle europee: l'Ibex +0,34%, il Dax +0,68%, il Ftse 100 un +0,06% e il Cac-40 un +0,63%.
SGUARDO MACROECONOMICO –Nell’Eurozona, i dati preliminari sul pil del quarto trimestre hanno registrato un progresso dello 0,3% trimestre su trimestre e un +0,5% anno su anno. Per quanto riguarda l’Italia - nel quarto trimestre 2013 - il pil ha registrato un +0,1% rispetto al trimestre precedente. Riguardo agli Stati Uniti, a gennaio, in calo la produzione industriale dello 0,3% mese su mese, mentre acquista quota l'indice preliminare della fiducia dei consumatori elaborato dall'Università del Michigan che si porta a 81,2 punti. [MORE]
PIAZZA AFFARI – Maglia rosa sul listino principale Finmeccanica (+4,99% a 7,255 euro), mentre diametralmente opposto l’andamento di Ansaldo Sts, fanalino di coda a -4,09% a 7,97 euro. Bene i bancari: Banco Popolare (+4,02%), Ubi (+2,67%), Unicredit (+2,38%), Bp Milano (+2,03%), Mediobanca (+1,62%), Intesa Sanpaolo (+1,31%) e Bper (+0,5%). In controtendenza Mps (-0,76%). Segno meno per Telecom Italia (-0,93% a 0,848 euro).
Rosy Merola