Piano casa regionale, sì alle ricostruzioni ma devono essere ecologiche
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MILANO, 10 NOVEMBRE 2011- Il nuovo piano casa approvato dalla giunta regionale dopo mesi di attesa, che ora dovrà passare al vaglio del Consiglio regionale, prevede la possibilità di demolire e ricostruire edifici fuori dai centri storici aumentando il volume fino al 35 per cento (nel caso dei nuovi immobili fino al 40 destinati ad uso residenziale). [MORE]
Dato il ritardo nell'approvazione del piano è stata concessa una proroga dei termini per la presentazione delle domande al 31 dicembre 2013. Nel caso in cui si tratti i progetti destinati all’edilizia sociale, è stato concesso un anno in più. Inoltre, è stato previsto un premio volumetrico aggiuntivo del 10 per cento rispetto al 5 previsto dal piano casa nazionale, per gli interventi che garantiranno una copertura da fonti rinnovabili superiore di almeno il 30 per cento.
Verrà consentita anche la trasformazione dei sottotetti in abitazioni con un sopralzo, dando la possibilità di aumentare l’altezza per gli edifici di 1,5 metri. Sono stati derogati anche gli attuali limiti previsti tra le pareti con finestre dei palazzi, al fine di rendere più agibilela realizzazioni di nuovi ascensori esterni. E' stata introdotta anche la modalità silenzio-assenso per il rilascio del permesso di costruire ( prevista già dalla normativa statale).
Secondo l’assessore regionale al Territorio Daniele Belotti, "Con questo piano vogliamo favorire un effettivo rilancio del settore edilizio". Per il governatore Roberto Formigoni "il risparmio del suolo ed efficienza energetica sono i capisaldi delle nuove norme". Di diverso avviso l'esponente dell’opposizione Franco Mirabelli (Pd) che dichiara, "No alla sanatoria dei sottotetti. Bisogna migliorare su risparmio energetico e housing sociale".
Rosy Merola