Phonemedia sud: ufficializzati licenziamenti collettivi
Cronaca Calabria

Phonemedia sud: ufficializzati licenziamenti collettivi

giovedì 29 settembre, 2011

CATANZARO 29 SET. 2011 - In data 27/9/2011 è arrivata la comunicazione ufficiale da parte del commissario giudiziario dell’apertura delle procedure di licenziamento per tutti i dipendenti delle aziende Phonemedia delle sedi calabresi, pugliesi e siciliane (Wccr, Multivoice, Soft4Web, Multimediaplanet). Pertanto alla scadenza della cassa integrazione in deroga, il 31/12/2011, saremo tutti DISOCCUPATI. [MORE]

Le motivazioni di questa decisione sono che “allo stato non sussistono le condizioni per la continuazione dell’attività aziendale, neppure per il tramite della cessione d’azienda o di parti di quest’ultima e che quindi non risulta possibile garantire – neppure parzialmente – il reimpiego dei lavoratori o il ricorso a misure alternative rispetto al collocamento dei lavoratori in mobilità”.


Le aziende italiane facenti capo al gruppo Phonemedia impiegavano ben oltre 7000 dipendenti, di cui solo in Calabria 2500. Allo stato attuale di questi solo il 10% ha trovato altra occupazione.
Ribadiamo che le aziende sono state beneficiarie di ingenti fondi pubblici europei: 14 milioni di euro solo in Calabria. Di cui le ultime erogazioni risalgono esattamente al periodo in cui cominciavamo a non ricevere più regolarmente le retribuzioni. Fino ad arrivare alla completa sospensione a settembre 2009. Da lì incomincia la dura ed estenuante LOTTA dei lavoratori PHONEMEDIA di tutta Italia, ad oggi ancora in corso.
Due anni tra iniziali scioperi, assemblee permanenti, manifestazioni, occupazioni delle sedi aziendali, sit-in di protesta e sensibilizzazione.


Due anni dei più svariati e forsennati tentativi di coinvolgimento delle istituzioni rispetto al dramma e all’abuso da noi subito. Due anni di lotta, di rabbia, delusioni, sconforto fino ad arrivare alla più completa disillusione.
L’amministrazione controllata dell’azienda è stato uno tra i primi obiettivi perseguiti e raggiunti dalla nostra battaglia al fine di estromettere la disonesta proprietà. Con la nomina da parte dello Stato di un commissario giudiziario il cui compito era quello di tentare di far ripartire l’attività produttiva rilanciando l’azienda.


Insediatosi il commissario giudiziario, dopo aver fatto l’analisi economico-finanziaria dell’azienda con pessimi risultati (una voragine di oltre 60 milioni di euro), nulla di concreto ha fatto al fine di scovare almeno una qualche possibilità di ripresa lavorativa. Sarebbe evidente anche ai non competenti in materia che con oltre 60 milioni di debiti nemmeno uno scellerato avrebbe mai potuto dimostrare alcun interesse nei confronti di quest’azienda, così come infatti è stato.


Ma da qui a darsi definitivamente per vinti ce ne vuole. Come invece è stato fatto.
Nemmeno uno, e dico uno, approccio in quella direzione …. Mai in questi 2 lunghi anni.
E non solo da parte del commissario, ma anche da parte di tutte le istituzioni nazionali e locali. Indefinibili sono le volte invece che con ogni mezzo abbiamo tentato (invano) di coinvolgerle.
Risultato? Il NULLA.


Per questi motivi già da lungo tempo noi lavoratori avevamo già ben chiaro quello che sarebbe stato il tragico epilogo finale. Era scontato.
Ma ancora fino a due giorni fa, almeno per quel che riguarda Catanzaro, eravamo ancora per strada a fare staffetta tra Comune, Provincia e Regione a cercare di estorcere una qualche forma di illusione.
Per due lunghi anni sempre gli stessi percorsi, le stesse facce, le stesse parole … la stessa delusione.
Alcuni speravano che il momento del licenziamento arrivasse nel più breve tempo possibile, quantomeno per porre FINE a questa estenuante sofferenza.


Ma i più audaci, determinati e battaglieri fino alla fine non abbiamo voluto darci per vinti. Non abbiamo mai mollato, abbiamo sempre tenuto alto il tiro della protesta, arrivando fino ad uno stato di insofferenza ed intolleranza totale anche tra di noi. Ma anche questo non ci ha fermato. L’obiettivo comune (il lavoro) è la priorità … contro tutto e nonostante tutto.


Ora invece c’è chi ci ha pensato per noi, chi invece di ridarci una prospettiva di vita futura, di farci riappropriare di ciò che indebitamente ci è stato tolto, ha ben pensato di ‘levare il molare’, di sbarazzarsi di questa ‘patata bollente’ avviando i licenziamenti di massa. E tutto questo nel beneplacito di TUTTE le ISTITUZIONI che in questi anni non hanno mosso un dito perché la situazione avesse una diversa evoluzione. IL NULLA!
Sfruttati e denigrati da padroni che hanno inseguito solo i propri illeciti profitti, da Istituzioni nazionali e locali che hanno pensato a curare sempre e solo i propri interessi, concedendoci il sostegno al reddito giusto per togliersi il peso dalla coscienza.


I lavoratori PHONEMEDIA di Catanzaro ringraziano lo Stato per non essersi smentito nemmeno questa volta e per aver dato l’ennesima dimostrazione della sua incapacità in materia di lavoro, di rilancio dell’economia italiana in un momento di crisi di tale portata, e di totale disinteresse e menefreghismo nei confronti delle sorti del suo paese.


Ci saremmo piuttosto sorpresi se avessimo dovuto ricrederci e smentire la più completa incompetenza dell’amministrazione della cosa pubblica del governo: esportatore di mala politica, malaffare e disinteresse nei confronti dei cittadini, così come ottimo curatore degli interessi e delle tasche dei suoi deputati e parlamentari.
Giunti al punto, oramai, a pensare che una “BATTAGLIA” vera, per quel che significa realmente e non metaforicamente, sia l’unica SOLUZIONE.

PHONEMEDIA CZ IN LOTTA


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