"Pezzotto”: multe automatiche fino a 5mila euro per lo streaming illegale del calcio
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Multe automatiche per chi guarda lo streaming col “pezzotto” o streaming illegali: come funzionano
La stagione calcistica è appena iniziata e la lotta alla pirateria è più viva che mai.
Gli appassionati di calcio che seguono le partite tramite IPTV senza sottoscrivere regolari abbonamenti dovranno affrontare una nuova misura di contrasto: le multe automatiche.
Grazie a un accordo tra la Procura e la Guardia di Finanza, la piattaforma anti-pezzotto Piracy Shield è ora in grado di inviare sanzioni automatiche a chi viene scoperto a guardare eventi sportivi in streaming illegale.
Multe automatiche per chi guarda il calcio in streaming col pezzotto
Massimiliano Capitanio, commissario dell'AGCOM, ha annunciato che le sanzioni arriveranno automaticamente, accelerando l'applicazione della legge 93 del 2023.
Chi verrà sorpreso a sfruttare sistemi pirata per guardare le partite senza regolare abbonamento potrà ricevere multe tra i 150 e i 5mila euro, senza necessità di un'autorizzazione giudiziaria per ogni singola violazione.
Come il Piracy Shield blocca chi trasmette il calcio gratis senza abbonamenti
Il Piracy Shield, attivo dal 1° febbraio 2023, è il principale strumento utilizzato per combattere le IPTV pirata.
Questa piattaforma permette di bloccare automaticamente gli indirizzi IP che trasmettono contenuti protetti da diritti d'autore, come le partite di calcio.
I trasgressori che utilizzano il pezzotto, ovvero un sistema illegale basato su connessioni IPTV per bypassare le restrizioni geografiche e guardare canali criptati senza pagare, si troveranno ora ad affrontare conseguenze più severe.
Pezzotto e streaming illegali: i numeri delle prime giornate in Serie A
Nelle prime due giornate di Serie A, il sistema Piracy Shield ha bloccato 1.000 FQDN e 500 indirizzi IP, a dimostrazione dell'efficacia di questo scudo anti-streaming illegale.
Nelle giornate successive, i numeri sono ulteriormente cresciuti.
Capitanio ha sottolineato l'importanza della collaborazione non solo con le piattaforme di streaming ma anche con gli operatori telefonici per limitare le disfunzioni riscontrate a fine campionato scorso.
Il numero di indirizzi bloccati è aumentato anche durante la terza e la quarta giornata di campionato.