PESARO, 23 OTTOBRE 2013 - Sono stati raggiunte, da un'ordinanza di misure restrittive della procura della repubblica di Pesaro, sette persone accusati di aver prelevato presidi sanitari, come pace maker da salme. Questo è il risultato di un'indagine, operazione 'Lazarus', durata quasi due anni e condotta dai militari del nucleo di polizia tributaria della guardia di finanza di Pesaro. Sono giunte anche denunce per altre 27 persone, tra medici, dipendenti pubblici e impresari funebri.
Le cinque persone arrestate erano tutte in servizio presso l'obitorio di Pesaro, e, secondo le indagini procedevano alla vestizione delle salme, incamerando il corrispettivo.
Pare inoltre che, i cinque, per ogni funerale 'procurato', avrebbero ricevevuto un premio in denaro dagli impresari funebri, che andava da 100 a 500 euro. Attraverso tali somme si poteva arrivare a percepire mensili extra di oltre 10.000 euro.
Tre dei necrofori coinvolti avrebbero inoltre effettuato vere e proprie operazioni sui cadaveri attraverso le quali venivano asportati loro i presidi sanitari, come i pacemaker, e praticando persino iniezioni di formalina. [MORE]
(Fonte AGI)
Elisa Signoretti
